Piergiorgio Odifreddi “Ritratti dell’infinito”

Piergiorgio Odifreddi Piergiorgio Odifreddi "Ritratti dell'infinito" Rizzoli Editore

Piergiorgio Odifreddi
“Ritratti dell’infinito”
Dodici primi piani e tre foto di gruppo
Rizzoli Editore

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Che cos’è l’infinito? E – domanda ancor più astrusa – che cos’è l’Infinito con la maiuscola? La prima risposta del matematico impertinente Piergiorgio Odifreddi è semplicissima: l’infinito/Infinito è, con l’essere/Essere, il concetto più abusato di sempre, da chiunque, in buona compagnia con poeti, artisti, teologi e filosofi. Il tema è tuttavia intrigante e le – se non infinite (!), almeno assai numerose – ipotesi finora formulate dall’umanità sono affascinanti. Per orientarsi in questo mare magnum, può essere utile, secondo Odifreddi, uno sguardo nella prospettiva della matematica che «permette di fare un massimo di chiarezza nel buio di una gran confusione».

In Ritratti dell’infinito i tentativi di dare un volto a quello che l’uomo vedrebbe se si aprissero le porte della percezione, secondo William Blake, vengono divisi in 3 gruppi – quelli di letterati & artisti, filosofi & teologi e logici & matematici – per poi essere osservati, analizzati e appunto letti in chiave matematica (a fine capitolo, in modo che chi prediliga una lettura esclusivamente umanistica possa saltare queste parti “tecniche”).Scopriamo così che, per rappresentare l’infinito, si possono usare non una ma diverse, splendide immagini, dai baci che Catullo chiedeva a Lesbia (genericamente molto numerosi) a un labirinto che ci tiene costantemente in trappola, da quel che “sta al di là” (ad esempio, del colle, Leopardi docet) a filastrocche come Alla fiera dell’Est, dalle “poesie matematiche” indiane a un hotel immaginario con infinite stanze… In una cavalcata entusiasmante come questa che Odifreddi ci accompagna a fare, si potrebbe andare avanti all’infinito… anche se, avverte Bob Dylan, «Guarda nell’infinito, non vedrai altro che problemi»!.

Piergiorgio Odifreddi, ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, e insegnato logica all’Università di Torino e alla Cornell University di Ithaca, nello Stato di New York. Nel 2011 ha vinto il Premio Galileo per la divulgazione scientifica.Collabora con «Domani» e «Le Scienze» ed è autore di una trilogia logica (C’era una volta un paradosso, Il diavolo in cattedra e Le menzogne di Ulisse), una trilogia geometrica (C’è spazio per tutti, Una via di fuga e Abbasso Euclide!) e una quadrilogia biografica (In principio era Darwin, Hai vinto, Galileo!, Sulle spalle di un gigante e Il Dio della logica).Per Rizzoli ha pubblicato Come stanno le cose (2013), Il museo dei numeri (2014), Il giro del mondo in 80 pensieri (2015), Dizionario della stupidità (2016), Dalla Terra alle Lune (2017), La democrazia non esiste (2018), Dialogo tra un cinico e un sognatore (con Oscar Farinetti; 2019) e Il genio delle donne (2019).

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