Assenza Più acuta presenza. Vago pensier di te Vaghi ricordi Turbano l’ora calma E il dolce sole. Dolente il petto Ti porta, Come una pietra Leggera. Attilio Bertolucci
C'è una domanda che ci si fa spesso. Come stai? Non rispondere mai, se non te ne accorgi da solo, o fingo bene io o fingi male tu. Vincenzo Costantino "Nati per lasciar perdere" Marcos y Marcos
Si mangia da soli, oppure in famiglia, con i conviventi, in una comunità di vita. La presenza e la qualità umana dei commensali sono elementi essenziali perché la tavola diventi un banchetto, o anche solo una vera condivisione. Mangiando, infatti, si parla; nei monasteri ci sono anche pasti in silenzio, ma per imparare a comunicare meglio. Scambio della parola e silenzio non muto dovrebbero armonizzarsi per manifestare il senso profondo della tavola, luogo in cui si esprime la fiducia reciproca, la fraternità, la gioia condivisa. A tavola, infatti, si narra, si racconta, si descrive, si ricorda... Insomma, si vive insieme, si crea il con-vivio. (ENZO BIANCHI "SPEZZARE IL PANE" EINAUDI EDITORE)