Elisabetta Svaluto Moreolo “Il sentiero delle babbucce gialle”

Kader Abdolah Elisabetta Svaluto Moreolo, traduttrice de "Il sentiero delle babbucce gialle" di Kader Abdolah, Iperborea

Elisabetta Svaluto Moreolo
traduttrice
“Il sentiero delle babbucce gialle”
Kader Abdolah
Iperborea

https://iperborea.com/


Il nuovo grande romanzo del cantastorie e affabulatore iraniano Kader Abdolah, ispirato alla vita di Said Sultanpur, poeta di spicco della rivoluzione iraniana, giustiziato nel 1981

Sultan Farahangi, famoso cineasta iraniano rifugiato in una fattoria della campagna olandese, si immerge nei ricordi per riannodare i fili della sua avventurosa esistenza e raccontarla in una catena di storie seguendo le orme di Sherazade. Un viaggio nella memoria che come d’incanto ci trasporta nell’antica città di Arak, divisa fra tradizioni secolari e la forzata modernizzazione a stelle e strisce con cui lo scià, nel secondo dopoguerra, importa la gomma da masticare e il seducente mondo del cinema. Figlio di una nobile famiglia di commercianti di zafferano e cresciuto in un castello fiabesco, tra gli spiriti tutelari del nonno, le lotte femministe della cugina Akram jun e l’amicizia del feroce bandito Hushang Braccio Mozzo, Sultan comincia a osservare il mondo fuori con il cannocchiale dell’alta torre dove ama rifugiarsi. Scopre così quella vocazione che lo condurrà alla scuola di cinema di Teheran e poi a intrecciare il suo destino con quello della regina Farah Diba e dell’ayatollah Khomeini, a interrogarsi sulla libertà dell’arte e sull’etica del sacrificio per una causa, a subire il carcere politico e a trovare la via di fuga per la vita in Europa. Fondendo realtà, mito e fiaba orientale con raffinatissima grazia poetica, Kader Abdolah rievoca l’antica Persia e i mutamenti che l’hanno travolta in un romanzo di formazione che è in realtà un viaggio interiore alla ricerca di sé, delle proprie radici di uomo e di artista. Il percorso pieno di nostalgia di un migrante d’eccezione per mappare i sentieri che la vita gli ha offerto e ricomporre attraverso la letteratura il disegno di un’esistenza destinata a farsi ponte tra due mondi.

Kader Abdolah, nato in Iran nel 1954, perseguitato dal regime dello scià e poi da quello di Khomeini, rifugiato politico in Olanda dal 1988, è diventato uno dei più importanti scrittori di questo Paese, costantemente nella lista dei best-seller. Con Scrittura cuneiforme conquista il pubblico internazionale. La casa della moschea, votato dai lettori olandesi come la seconda migliore opera mai scritta nella loro lingua, è Premio Grinzane Cavour 2009. Tutti suoi romanzi sono pubblicati in Italia da Iperborea.

Elisabetta Svaluto Moreolo è traduttrice letteraria dall’olandese e docente di traduzione dall’olandese presso la Civica Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori “Altiero Spinelli” della Fondazione Milano. Al suo attivo numerose traduzioni di narrativa e saggistica dall’olandese e dall’inglese per i maggiori editori italiani, per Iperborea ha tradotto in italiano tutti i romanzi di Kader Abdolah.


IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare

https://ilpostodelleparole.it/