Alessandro Masi
“DanteDì”
mercoledì 25 maggio 2020
Giornata Nazionale dedicata a Dante Alighieri
www.ladante.it
Il 25 marzo, giorno che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Commedia, è stato scelto per le celebrazioni: per l’occasione erano stati pensati molti momenti di incontro reale che avrebbero coinvolto le istituzioni, le università e le scuole, in Italia e non solo. Tuttavia, secondo le disposizioni governative emanate in relazione all’emergenza COVID-19, per quest’anno il 25 marzo è una giornata che pressoché tutta Italia trascorre all’interno della propria casa. Il progetto, malgrado tutto, non si è fermato.
Il Sommo Poeta ha la sua giornata ufficiale di festa e celebrazioni. L’iniziativa è da qualche mese sulla bocca di tutti, ovvero da quando, lo scorso aprile, è stata lanciata dalle pagine del “Corriere della Sera” con un corsivo di Paolo Di Stefano dal titolo Dante è la nostra identità. Istituiamo la sua Giornata, per essere ripresa a più voci all’inizio di giugno, trovando subito numerosi sostenitori. La Società Dante Alighieri non ha tardato a comunicare la propria adesione alla proposta, così come altre prestigiose istituzioni che a vario titolo nel nostro Paese ruotano attorno alla figura dell’Alighieri e alla sua lingua: l’Accademia della Crusca, la Società dantesca, l’Associazione degli italianisti, il Comitato Dante 2021, la Società italiana per lo studio del pensiero medievale, le Case di Dante di Roma e Firenze, il centro Pio Rajna, il festival Dante 2021, la Biblioteca Classense e la città di Ravenna, nonché i ministeri dell’Istruzione e degli Esteri.
La futura manifestazione si chiamerà Dantedì – così, con agile gioco di parole, ha suggerito il linguista Francesco Sabatini – e a suo favore si sono espressi noti studiosi e illustri dantisti: da Enrico Malato a Marcello Ciccuto, da Giorgio Inglese a Marco Santagata, da Domenico De Martino ad Alberto Casadei, da Claudio Marazzini a Carlo Ossola, da Luca Serianni a René de Ceccatty.
L’entusiasmo ha poi contagiato la gente comune, lettori e cultori dell’opera e della biografia dantesche, in Italia come all’estero. E già ci si domanda perché un Dantedì non esista già, visto che da tempo a diverse leggende della penna, quali Shakespeare e James Joyce, sono state dedicate in calendario giornate di commemorazione ad hoc, non solo limitate ai rispettivi confini di cittadinanza. Del resto la Divina Commedia è l’opera letteraria italiana più famosa al mondo, tradotta in svariate lingue e, secondo l’esperto di editoria Giuliano Vigini, Dante detiene il primo posto nella classifica degli autori italiani più presenti sul mercato del libro (i testi attualmente in circolazione su di lui sono ben 1.540 contro i 347 su Manzoni e i 331 su Petrarca).
Alessandro Masi
Nato a Marino (RM) il 12 luglio 1960. Storico dell’arte e giornalista, dal 1999 ricopre la carica di Segretario Generale della Società Dante Alighieri. E’ docente di “Storia dell’Arte Contemporanea” e di “Arte contemporanea, critica e modelli espositivi” presso l’Università Telematica Internazionale UniNettuno e tiene corsi di “Marketing e Management dei Beni Culturali” nei Master IULM e LUISS di Roma.
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