Walter Procaccio
“Oblio”
Cronopio Editore
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“Oblio”: a cura di Walter Procaccio, con interventi di: Felice Cimatti, Silvia Vizzardelli, Paolo Carignani, Alessandra Ginzburg, Daniela Angelucci, Antonio Ciocca.
Che cosa accade a un bambino che smette di piangere nelle braccia della maestra all’asilo dopo essersi separato dalla madre e inizia a giocare con un altro bambino divertendosi e sorridendo? E cosa, invece, a quello che non smette mai per giorni e giorni? Che cosa accade all’adolescente che, abbandonato dalla fidanzata o tradito dall’amico, un giorno non sente più il graffio al cuore del dolore? E cosa, invece, a chi lo sente uguale la vita intera? Che cosa accade a un uomo o a una donna un minuto dopo che abbia montato una protesi di organo? E dopo un giorno? E dopo un anno?
Tentare una riabilitazione dell’oblio è un’operazione ardua e a suo modo coraggiosa. Una sterminata letteratura conferisce alla memoria, all’archiviazione diligente, alla testimonianza il rango di dovere etico e all’oblio quello di perdita tragica e colpevole di qualcosa che invece deve permanere. Un pensiero pigro dice: ricordare è bene, dimenticare è male.
Il libro, a cura di Walter Procaccio, si compone di contributi del sapere filosofico, psicoanalitico e letterario e tenta di rileggere gli inganni e i tranelli della memoria e i servizi e le virtù dell’oblio o almeno di un certo oblio. I numi tutelari degli autori sono Proust per la letteratura; Freud, Bion, Matte Blanco, Lacan, Ferrari per la psicoanalisi; Deleuze, Bergson, Wittgenstein per la filosofia.
Walter Procaccio è psichiatra e psicoterapeuta, docente a contratto di Psicoterapia breve all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti e presso la scuola di psicoterapia SSPIG di Palermo. Cofondatore dell’Istituto psicoanalitico di formazione e ricerca “Armando Ferrari”. Responsabile sanitario Comunità Terapeutica “L’Airone” di Orvieto. Il suo ambito di ricerca è il rapporto fra temporalità e psicoanalisi.
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