Rosario Sardella “Festival delle Migrazioni”

Rosario Sardella Rosario Sardella "Festival delle Migrazioni"

Rosario Sardella
“Festival delle Migrazioni”

festivaldellemigrazioni.it

Venerdì 21 settembre, ore 17.00
Festival delle Migrazioni
San Pietro in Vincoli, Torino
CAPORALATO: STORIE DI SFRUTTAMENTO E DI RISCATTO

La dura realtà delle condizioni di vita dei braccianti stranieri, tra omertà e inesistenza dello Stato. Le lotte intraprese contro sfruttamento, odio razziale e indifferenza. Ipotesi di modelli alternativi.
Yvan Sagnet – nato in Camerun, laureato in Ingegneria, ex bracciante, sindacalista, fondatore dell’Ass. anti caporalato NO-CAP
Rosario Sardella – giornalista e videoreporter. Ha realizzato Io ci sto fra i migranti, reportage sul campo tra i braccianti in Puglia.
Amerio Claudio – CrescereInsieme e Maramao: Società Cooperativa Agricola sociale con sede a Canelli. I soci sono cittadini del mondo, alcuni italiani e altri richiedenti o titolari di protezione internazionale.
Conduce Gianluca Gobbi – giornalista co-direttore di Radio Flash

Una settimana nel campo di volontariato promosso dai padri scalabriniani nella Puglia del caporalato e della raccolta del pomodoro. Decine di giovani provenienti da tutta Italia incontrano e aiutano ogni anno decine di giovani nigeriani, senegalesi, marocchini e rumeni costretti a lavorare per ore, nei campi sotto il sole, accontentandosi di pochi euro al giorno.

Rosario Sardella ci accompagna nelle loro baraccopoli, ci svela il sistema di sfruttamento che li opprime e ci racconta lo stupore, le emozioni e la rabbia dei giovani italiani che alla richiesta di aiuto dei padri scalabriniani hanno risposto “io ci sto”


Rosario Sardella
“Io ci sto fra i migranti”
Istos Edizioni

istosedizioni.com
“Bellezza è vedere il mondo sotto una nuova luce e rendersi conto che questa luce è quella delle torce di Sumon, Shagor, Ainik e tutti gli altri, che non si arrendono di fronte al buio, che non si sono arresi di fronte al viaggio che hanno affrontato, alla desolazione che hanno trovato in quella Pista, ma che hanno scelto di comporre un puzzle con tutte le loro speranze, i loro sogni, perché, chissà, forse sommandole tutte insieme verrà fuori una speranza ancora più grande, un sogno comune e ancora più condiviso.”
Questo diario ci accompagna nelle baraccopoli degli immigrati della raccolta dei pomodori, ci svela il sistema di sfruttamento che li opprime e ci racconta lo stupore, le emozioni e la rabbia di giovani volontari italiani che alla richiesta di aiuto hanno risposto “io ci sto”.


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