Massimo Campanini
“I giorni di Dio”
Il viaggio e il tempo tra Occidente e Islam
Mimesis Edizioni
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Il percorso di Massimo Campanini tra Islam e Occidente ha inizio dal mito di Odisseo, attraversa il pensiero di Dante, pellegrino celeste e profeta politico, lettore compartecipe e profondo del poema omerico, riflette sull’ascensione celeste del Profeta Muhammad e arriva fino al filosofo-poeta indiano Muhammad Iqbāl, epigono di un Nietzsche sottratto al suo stereotipo di pensatore “maledetto”. Dopo L’Islam, religione dell’Occidente, un’altra opera preziosa per ricercare nei concetti di viaggio e di tempo le radici e le affinità tra due universi culturali erroneamente dipinti come distanti, ma originati dalla medesima radice abramitica.
Massimo Campanini è uno degli orientalisti più apprezzati in Italia. Laureato in Filosofia e diplomato in Lingua araba, ha insegnato all’Università di Urbino, alla Statale di Milano, all’Orientale di Napoli e infine all’Università di Trento. È autore di oltre 100 articoli scientifici e di 43 monografie, alcune delle quali tradotte in inglese, spagnolo, portoghese e serbo. Con Mimesis ha pubblicato: Oltre la democrazia. Temi e problemi del pensiero politico islamico (2014) e L’Islam, religione dell’Occidente (2016).
Ascolta la conversazione con Massimo Campanini (26 agosto 2016)
Massimo Campanini
“L’lslam, religione dell’Occidente”
Mimesis Edizioni
Sebbene oggi sembrino divise sul filo dello scontro di civiltà, e lo spettro evocato da Samuel Huntington si sia sfortunatamente materializzato nell’incubo degli attacchi terroristici, in realtà Cristianesimo e Islam si sono profondamente influenzati da sempre e fin dalle origini. Le profonde interrelazioni culturali, teologiche, storiche, economiche, pacifiche ma anche conflittuali (crociate, guerre, terrorismo), tra Europa e mondo musulmano, testimoniano della stretta interrelazione esistente tra i due e del reciproco condizionamento. Non è allora provocatorio definire la religione di Maometto “occidentale”. In questo magistrale saggio, Campanini prende la parola ponendosi da hanif, cioè da puro monoteista nemico degli idoli fideistici, ideologici e culturali. Assume un atteggiamento non apologetico, non fobico, per indagare cosa unisce e divide Cristianesimo e Islam e per dire qualcosa di più vero e giusto sulle origini di una religione e di una civiltà, quella musulmana, che straniera, in fondo, non lo è mai stata.
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