Maria Anna Mariani “Primo Levi e Anna Frank”

Maria Anna Mariani Maria Anna Mariani "Primo Levi e Anna Frank" Carocci Editore

Maria Anna Mariani
“Primo Levi e Anna Frank”
Carocci Editore

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Il libro affianca Primo Levi e Anna Frank, sostando sui punti critici delle rispettive testimonianze e confrontando la vita postuma dei due autori. A collegare per la prima volta le due figure e a illuminarle a vicenda è il “peccato” della finzione. Per Levi – il testimone per eccellenza della Shoah – la scrittura di finzione era una forma di escapismo indispensabile ma interdetta, che dovette contrabbandare sotto pseudonimo e poi legittimare presentandola come un’obliqua testimonianza. Nel caso di Anna Frank, il peccato della finzione coincide invece con la progressiva destoricizzazione a cui l’opera è stata sottoposta: un processo che ha origine nell’editing approntato da Anna stessa e poi da suo padre, e che culmina negli adattamenti teatrali e cinematografici del diario, che secondo alcuni interpreti minaccerebbero di annacquarne il contenuto testimoniale. Primo Levi e Anna Frank appartengono a due diverse sfere culturali e il discorso critico li ha finora tenuti distinti nell’analisi. Eppure Levi stesso non smise di confrontarsi con la scrittura e con l’immagine della ragazza. Nel volto di Anna Frank riconobbe il peso e il pericolo di essere una personificazione della Shoah – un rischio che sentiva incombere anche su di sé.

Maria Anna Mariani, insegna Letteratura italiana contemporanea alla University of Chicago. È autrice del reportage narrativo Dalla Corea del Sud. Tra neon e bandiere sciamaniche (Exòrma, 2017).


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