Cesare Pavese “Il taccuino segreto”

Cesare Pavese Cesare Pavese "Il taccuino segreto" Nino Aragno Editore

Cesare Pavese
“Il taccuino segreto”
Nino Aragno Editore

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Cesare Pavese “Il taccuino segreto” – Conversazione con Lorenzo Mondo


“Settant’anni sono ormai trascorsi da quella oscura notte del 27 agosto 1950, quando un uomo frutto delle dolci colline piemontesi, un intellettuale sbocciato agli albori di un secolo prodigioso e terribile, volle imprimere con un gesto definitivo l’ultima battuta alla propria imperscrutabile sinfonia. Fu così che l’indimenticabile Cesare perduto nella pioggia compì con “testardaggine, con la stessa stoica volontà delle Langhe”, il silente viaggio nel regno dei morti, divenendo uno dei miti della cultura italiana contemporanea, e perfino un’icona per intere generazioni annichilite da un’affannosa “fatigue d’etre soi” e alla disperata ricerca di una voce fraterna. La stanchezza legata al mestiere di vivere, con il suo semplicistico correlato – l’abbandono ad una forma di nichilismo passivo – costituisce innegabilmente il fondo stagnante di una vulgata svuotata dei suoi contenuti più autentici. Cosa resta oggi, dopo tanto clangore, della voce di un poeta che ha segnato durevolmente la storia letteraria italiana?…”

A settant’anni dalla scomparsa di Cesare Pavese, lontani ormai i clamori suscitati dalla prima segnalazione sulle pagine culturali del quotidiano «La Stampa » nel 1990, viene infine presentata in volume l’edizione del Taccuino segreto dello scrittore torinese. Curata da Francesca Belviso, corredata di una introduzione dello storico della cultura Angelo d’Orsi, arricchita della testimonianza inedita dello scopritore, Lorenzo Mondo, nonché di un saggio della curatrice, l’edizione permette infine di inserire a pieno titolo questo scritto nella biografia intellettuale pavesiana. La ricostruzione della genesi scrittoria del Taccuino, redatto in uno dei periodi più tormentati del percorso esistenziale di Pavese, induce a contestualizzare questa scrittura diaristica e offre una chiave di lettura per la comprensione di alcuni dei frammenti più problematici dal punto di vista ideologico.Una opportuna antologia degli articoli usciti all’indomani della pubblicazione sulla « Stampa » fornisce un campione delle reazioni più vive espresse da coloro che ebbero Pavese come sodale e definisce il contesto storico del dibattito. Nell’appendice documentale, la pubblicazione delle immagini del block notes di 29 fogli permette infine di allontanare ogni dubbio sull’autenticità del documento. La prima edizione del Taccuino segreto di Pavese sembra dunque imporsi come un’operazione doverosa e necessaria, a trent’anni esatti dalla scoperta dell’inedito, poiché fornisce un tassello fondamentale al ritratto di un autore che ancora oggi sembra oscillare tra la figura dell’idolo inviolato e quella del mito infranto.

Cesare Pavese (1908-1950) è stato scrittore, poeta, traduttore e critico letterario italiano. È considerato uno dei maggiori intellettuali italiani del XX secolo.

Francesca Belviso dottore di ricerca in Études italiennes all’Università Sorbonne-Nouvelle Paris 3 con una tesi sull’influenza del pensiero di Nietzsche nella teoria e prassi della poetica pavesiana, è docente di Lingua e cultura italiana all’Università di Picardie Jules Verne (Amiens). Specialista della storia dei gruppi intellettuali e movimenti culturali europei della prima metà del Novecento, ha pubblicato contributi in varia sede.

Lorenzo Mondo giornalista, saggista, ex vicedirettore di «La Stampa» e oggi opinionista e critico letterario dello stesso quotidiano, studioso dell’opera di Fenoglio e Pavese, ha pubblicalo i romanzi I padri delle colline (1988), Il passo dell’unicorno (1990) e Il Messia è stanco (2000).

Angelo d’Orsi è ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Torino. Direttore della rivista di storia critica «Historia Magistra» e della manifestazione periodica FestivalStoria, si occupa, tra gli altri temi, di storia della cultura e degli intellettuali. Tra i suoi titoli più recenti: L’Italia delle idee. Il pensiero politico in un secolo e mezzo di storia (2011); Alfabeto Brasileiro. 26 parole per riflettere sulla nostra e l’altrui civiltà (con un fotoreportage di E. d’Orsi, 2013); Gramsciana. Saggi su Antonio Gramsci (2014, nuova ed. 2015). Per i tipi di Aragno ha scritto Il diritto e il rovescio. Un’apologia della storia (2006) e curato Kafka. L’infinita metamorfosi di un Processo (2006).


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