Bruno Tognolini “Rime Indovinelle”

Bruno Tognolini Bruno Tognolini "Rime Indovinelle" Gallucci Editore

Bruno Tognolini
“Rime Indovinelle”
Disegni di Marco Lorenzetti
Gallucci Editore

www.galluccieditore.com

Con che cosa si indovina in questo libro, con la rima o con l’indovinello? Sono Rime Indovinelle: con tutti e due! L’indovinello intero parla alla mente, con la mente si ragiona e si indovina (se si indovina…). L’ultimo verso parla all’orecchio: si dice la rima che viene in orecchio, e si indovina. Bisogna leggere a voce alta, meglio in molti, indovinare, e poi tornare indietro per vedere se è giusto. E per godersi la poesia.


Pelliccia dura che salva la vita
Se mi accarezzi ti pungi le dita
Se mi minacci mi chiudo e mi arriccio
Non puoi sbagliarti, io sono un…

Vive ai bordi dello stagno
Se la tocchi fa un bel salto
Prima a secco poi a bagno
Grida forte e salta in alto
Bocca larga, faccia strana
Hai capito chi è? La…

Così son nate le prime Rime Indovinelle.
Anzi, per l’esattezza e la filologia: di quelle che usavo in origine nelle scuole appaiono in questo libro solo la Rima 2, la 31 e la 32; altre scritte per la stessa funzione maieutica (la Rana, la Talpa, il Cane, il Gatto) in questa raccolta, per ragioni di uniformità metrica, non sono entrate.
Io però avevo ben visto, negli anni, il gran gusto che provavano quei bambini nel concludere gridando in coro la Rima-Soluzione: e presto le Rime Indovinelle si sono espanse ad altre occasioni, extra-scolastiche, meno maiueutiche, solo di lieto grido corale di responsorio. Con una marcia in più: rispetto ad altre e varie forme di responsori in rima che si sentono negli stadi, nelle manifestazioni, nelle messe, e che io stesso molti anni dopo ho messo in opera nel Festival Tuttestorie con le quartine dei Magari, nelle Rime Indovinelle il piacere di dire forte tutti insieme è speziato ulteriormente dal pepe mentale dell’emigmistica, dell’indovinello, del quiz. Insomma piacciono: e anche se gli indovinelli son facili (ma gli ultimi dieci meno), piace gridare insieme la soluzione.

Bruno Tognolini è nato a Cagliari nel 1951. Da bambino gli piaceva leggere e costruirsi i giocattoli con legnetti, chiodini e spago. Ha cominciato a scrivere quando ha capito, da lettore, che le storie erano come quei giocattoli: poteva costruirsele da sé. E così è diventato scrittore per bambini, a quarant’anni, ma neanche lui sa bene perché: per caso, per raccontare storie alla figlioletta Angela, perché poteva scrivere in rima… chissà. Ha scritto libri, testi per “L’Albero Azzurro” e “La Melevisione”, teatro e canzoni e videogiochi. Ha vinto anche due Premi Andersen e ne è contento: però è ancora lì chino sui suoi legnetti e spaghi di parole, perché la storia e la poesia più bella, ne è convinto, la deve ancora costruire.
brunotognolini.com


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