Alberto Cristofori “Abdulrazak Gurnah, Premio Nobel”

Abdulrazak Gurnah, Premio Nobel Letteratura Abdulrazak Gurnah, Premio Nobel Letteratura

Alberto Cristofori
traduttore del romanzo “Sulla riva del mare”
Abdulrazak Gurnah
Garzanti Editore

https://www.garzanti.it/

Alberto Cristofori, ospite de “il posto delle parole” per raccontare il Premio Nobel Letteratura 2021

Premio Nobel per la letteratura 2021
La vittoria va a Abdulrazak Gurnah, nato nell’isola di Zanzibar (Tanzania) nel 1948 e arrivato in Inghilterra come rifugiato alla fine degli anni ’60, dove ha insegnato letteratura post-coloniale e inglese all’Università del Kent, a Canterbury.

Nato a Zanzibar il 20 dicembre 1948, Abdulrazak Gurnah è uno scrittore originario della Tanzania e di espressione inglese (anche se la sua lingua madre è lo swahili). A oggi, è il quinto autore africano a vincere il Premio Nobel per la Letteratura, dopo Wole Soyinka (Nigeria, 1986), Naguib Mahfouz (Egitto, 1988), Nadine Gordimer (Sudafrica, 1991) e John Maxwell Coetzee (Sudafrica, 2003).

Recatosi in Gran Bretagna per la prima volta come studente nel 1968, è stato costretto ad allontanarsi dal suo Paese a causa delle persecuzioni perpetrate ai danni dei cittadini di origine araba. Dal 1980 al 1982 Abdulrazak Gurnah ha poi insegnato alla Bayero University Kano, in Nigeria. In seguito si è trasferito all’Università del Kent, a Canterbury, dove ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1982, e attualmente è professore e Direttore degli studi universitari presso il Dipartimento di inglese.Il suo principale interesse accademico riguarda la scrittura postcoloniale e i discorsi associati al colonialismo, in particolare concernenti l’Africa, i Caraibi e l’India. Ha curato due volumi di saggistica sulla scrittura africana e pubblicato articoli su numerosi scrittori postcoloniali contemporanei, tra cui V. S. Naipaul, Salman Rushdie e Zoë Wicomb.Ha inoltre collaborato come redattore con la rivista Wasafiri dal 1987 e ha supervisionato progetti di ricerca sulla scrittura di autori quali gli stessi Rushdie e Naipaul, G.V. Desani, Anthony Burgess, Joseph Conrad, George Lamming e Jamaica Kincaid.

Sulla riva del mare (traduzione di Alberto Cristofori), finora l’ultimo dei romanzi di Abdulrazak Gurnah portato in Italia, si apre il pomeriggio del 23 novembre. All’aeroporto di Gatwick atterra Saleh Omar; con sé porta solo una borsa, dentro la quale c’è una scatola con dell’incenso e poco altro. Aveva un negozio, una casa, una moglie, una figlia, mentre ora è solo un profugo in cerca d’asilo, e la sua unica difesa è il silenzio. Lo stesso giorno Latif Mahmud, poeta e docente universitario che ha scelto l’esilio, medita nel suo appartamento londinese sulla sua famiglia e sul paese, che non rivede da tempo. Per i due uomini il paradiso che hanno dovuto abbandonare è lo stesso: Zanzibar, l’isola dell’Oceano Indiano spezzata da venti che portano con sé gli aromi di mille spezie, ma anche uno straordinario intreccio di culture e di storie.


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