Federico Fubini “Per amor proprio”

Federico Fubini Federico Fubini "Per amor proprio" Longanesi Editore

Federico Fubini
“Per amor proprio”
Perché l’Italia deve smettere di odiare l’Europa (e di vergognarsi di sé stessa)
Longanesi Editore

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Perché i primi a disprezzare l’Italia siamo noi?Un saggio sorprendente sulla crisi di identità degli italiani.La politica nel nostro paese è piena di odio e colpi bassi, ma tutti riconosciamo nell’Italia la nostra identità comune. Dobbiamo accettare che lo stesso valga per l’Europa, perché è la nostra realtà del ventunesimo secolo. Rendere tabù qualunque dubbio sulle scelte di Bruxelles, come fanno gli europeisti a ogni costo secondo i quali noi italiani abbiamo sempre torto e gli altri sempre ragione, non ha fatto che regalare il monopolio della critica a chi l’Europa vuole distruggerla. E rendere tabù l’amor proprio nazionale ne ha lasciato l’esclusiva a chi lo usa come una clava. Per l’Italia, invece, la scelta non è fra Bruxelles e la via sovranista, ma fra l’integrazione con gli europei e la sottomissione all’impero degli altri: russi, cinesi, americani o i colossi del Big Tech.
Per gli italiani è arrivato il momento di capire che se vogliono davvero fare i propri interessi devono imparare a rivendicarli con forza e determinazione, senza che questo significhi in alcun modo indebolire o distruggere il sistema europeo. Per farlo occorre però prima di tutto togliere l’Europa ai sovranisti e agli europeisti di professione, per restituirla ai nostri figli, e a noi stessi. Senza arroganza, né complessi di inferiorità.
Per amor proprio è un saggio sulla crisi d’identità di noi italiani e il bisogno di ritrovare il senso del nostro posto in Europa.

Federico Fubini (Firenze, 1966) è inviato e editorialista di economia del Corriere della Sera, di cui è vicedirettore ad personam. È passato da Firenze a Bruxelles, dove ha vissuto per quasi dieci anni a partire dal 1994. Ha studiato greco antico all’università dedicandosi poi all’economia e alla finanza. Ha vinto il Premio Estense con Noi siamo la rivoluzione (2012), il Premio Capalbio e il Premio Pisa con La maestra e la camorrista (2018).


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