Emanuela Carniti
“Alda Merini, mia madre”
Manni Editori
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Alda Merini è la poetessa più amata del Novecento italiano, perché ha saputo sublimare la sua dolorosa esperienza biografica in poesia pura. Per questa ragione è stata elogiata da importanti critici letterari e insieme adorata da lettrici e lettori.
Una vita, la sua, appassionante e appassionata, drammatica ed eccezionale: il precoce talento e la frequentazione fin da giovanissima dei maggiori intellettuali, la malattia mentale e i ricoveri in manicomio, i due matrimoni e i grandi amori, la celebrità arrivata tardi, il quartiere-mondo dei Navigli a Milano…
In questo libro Emanuela, la figlia maggiore di Alda, per la prima volta ricostruisce la storia della madre, e la racconta nella quotidianità e nella dimensione domestica, con la sua generosità e le sue eccentricità; e nelle vicende letterarie ed editoriali, fatte di anni di silenzio e altri di successo.
Viene fuori un ritratto franco e intenso di una donna, una mamma, un’artista che, pur tra mille momenti bui, non si è mai data per vinta.
Poetessa madre mia
“Ti ho inventata madre,
quando ho cominciato non so…
forse nel momento in cui il tuo viso
tradiva la noia o la fatica
e i quesiti lamentavano risposte.
Il timore con te ha preso celere la strada
del nero della notte e nel silenzio
quando decifrare
diventa inesplicato errore
e la tua ombra
ghermiva le mie mani…”
Emanuela Carniti
È nata a Milano nel 1955, prima figlia di Alda Merini e Ettore Carniti. Ha lavorato come infermiera psichiatrica. Vive ad Omegna.
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