CLAUDIA DURASTANTI

Conversazione di Livio Partiti con Claudia Durastanti

 

 

CLAUDIA DURASTANTI

A CHLOE, PER LE RAGIONI SBAGLIATE

MARSILIO

 

 

Dopo l’esordio-rivelazione Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra, il nuovo romanzo di una giovane autrice di grande talento e sorprendentemente originale

«Claudia Durastanti conosce e immagina e costruisce le sue storie americane con quella perfetta credibilità, quella calibratura di ambienti, dialoghi, gesti che vengono inevitabilmente da una sapienza materiale, dal modo di guardare gli ambienti, le strade» Paolo Mauri, La Repubblica

Il 14 settembre del 2003, nell’affollata subway newyorkese, l’incontro casuale tra Mark Lowe e Chloe Gilbert si conclude a letto. E nonostante qualche giorno dopo Chloe venga ricoverata in una clinica per tentato suicidio, i ragazzi cominciano una relazione che li vede, tre anni dopo, vivere insieme, indaffarati nel tentativo di condurre una vita emancipata dal dolore. Sullo sfondo di una Brooklyn lontana dai circuiti hip, tra cliniche mentali, famiglie italoamericane, madri scrittrici ritiratesi dalle scene, casinò, amici che vogliono mettere in commercio chewing-gum organiche e bambine che ricevono pistole per il compleanno, le vicende di Mark e Chloe si alternano a quelle dei loro genitori, in un confronto tra generazioni in cui le responsabilità di traumi e dolori emergono solo in un cortocircuito sociale e culturale.

In A Chloe, per le ragioni sbagliate Claudia Durastanti continua il racconto – intrapreso nel felicissimo esordio – del grande sogno infranto dell’America, affrontando i traumi che costringono una vita a deragliare. Ma se le proprie origini culturali e biologiche non fossero sufficienti a spiegare un fallimento? Mark e Chloe coltivano l’illusione che l’amore possa correggere determinate distorsioni. Ma le possibilità di riscatto non possono che prescindere dall’amore, perché seguono binari diversi, verso destinazioni a volte sorprendenti.

 Chi lo dice che chi nasce in certe famiglie è votato alla sconfitta? E chi lo dice che per dimenticare bisogna per forza perdonare?

Hanno scritto di Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra, vincitore del Premio Castiglioncello Opera Prima e del Premio Mondello Giovani :

«Un tema, quello dell'adolescenza inquieta, in perenne conflitto con i 'grandi' e spesso alla deriva… che la Durastanti reinterpreta con una profondità e una coerenza stilistica fuori dall'ordinario. In certi momenti viene in mente la sapienza di Altman nell'intrecciare storie in una struttura aperta» Paolo Mauri, La Repubblica

 «Un sorprendente esordio…  Claudia Durastanti, nata a Brooklyn, scrive in lingua italiana mostrandone un possesso insolito, una capacità di articolazione che le permette di garantire una ricchezza e precisione di notazione e sfumature davvero non comuni» Angelo Guglielmi, La Stampa

 «Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra è con ogni probabilità il miglior esordio italiano del 2010. Un'appassionata e appassionante dimostrazione di come si possa scrivere un libro autorevole tanto nei contenuti ben contestualizzati quanto nella personalissima forma, a soli ventisei anni» Elena Raugei, Il Mucchio

 «Claudia Durastanti nel suo bellissimo esordio racconta… una generazione che paga l'illusione di essere all'altezza dei propri sogni» Veronica Raimo, Rolling Stone.

 

 

ascolta qui la conversazione

CLAUDIA DURASTANTI

 

 

Claudia Durastanti è nata a Brooklyn nel 1984. Il suo primo romanzo, Un giorno verrò a lanciare sassi alla tua finestra (Marsilio 2010) ha vinto il Premio Mondello Giovani, il Premio Castiglioncello Opera Prima, ed è stato finalista al Premio John Fante. Scrive su «Indieforbunnies» e sul «Mucchio», dove si occupa prevalentemente di cultura pop. Vive a Londra.

 

 

 

CLAUDIA DURASTANTI A SCRITTORI IN CITTA'

www.scrittorincitta.it

 

NARRARE TERRE LONTANE

 

 

16 novembre 2013 – ore 18.30
Cuneo – largo Barale 11 – CDT – Centro di Documentazione Territoriale – sala polivalente

A volte la letteratura è un binocolo. La usiamo cioè per avvicinare ai nostri occhi ciò che diversamente rimarrebbe lontano. Da Marco Polo al Melville di Moby Dick, raccontare un luogo significa dunque costruire un ponte di parole che ci connette con territori che non conoscevamo. Claudia Durastanti con A Chloe, per le ragioni sbagliate (Marsilio 2013), Vincenzo Latronico con Narciso nelle colonie (Quodlibet, Humboldt 2013) e Fabio Viola con Sparire (Marsilio 2013) hanno scritto tre libri che raccontano al contempo una storia e un luogo lontano: New York, l'Etiopia, il Giappone. Modera l'incontro Giorgio Vasta.

 

IL POSTO DELLE PAROLE

ascoltare fa pensare