Trent’anni di Storia del Premio Cesare Pavese
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L’archivio nell’arte: nuovo genere contemporaneo?
“Non mi sono negato alla vita ma è tra gli slalom di frasi e parole e sillabe secche che distilla energia goccia a goccia e mi anima e mi inquieta”
Due morti sospette a distanza di venti anni, i segreti di una famiglia e una giovane donna con il cuore e la mente da bambino.
“Sono contento di scrollarmi di dosso una vecchia vita, ancora una volta, come tanto spesso è accaduto in questi anni. Vedo il soldato, l’assassino, il moribondo, il redivivo, il prigioniero, il viandante”.
Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?
Quasi una partitura musicale con il ritmo del recitativo per voce sola.
Racconti per chi non ha tempo di leggere.
Nel cuore della lotta ogni uomo è costretto a scegliere. Tra vendetta e giustizia. Tra lealtà e tradimento.
Scegliere, vuol dire dare forma a noi stessi. E’ mettere ordine nel caos dei desideri. Scegliere è sottrarsi ai condizionamenti. E’ sovvertire le abitudini. Scegliere, talvolta, è anche il rischio di cadere. E’ non smettere mai di cercare il significato dell’esistenza. Scegliere, insomma, è vivere.
Giovanni Cocco e Amneris Magella.
“Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà.” Genesi 1,7.
“Sono un inglese di cittadinanza, ma italiano di origine: so che hanno un coltello pronto per squarciare la mia gola” John Florio, Epistola al lettore, dal vocabolario A World of Words.
“… dico francamente che le mie note o belle o brutte che sieno non le scrivo a caso, e che procuro sempre di darle un carattere”. (lettera di Giuseppe Verdi a Carlo Marzari, 14 dicembre 1850).
Il campionato di calcio è un romanzo racchiuso in 380 capitoli, 500 personaggi e mille colpi di scena. Solo la Letteratura può riuscire a raccontarlo. Giornata dopo giornata, 38 narratori riscrivono il campionato di calcio di serie A 2012-2013, tra curve, divani e domeniche sportive.
“Fatale è chi realizza in sé un mito autentico in cui crede. L’uomo fatale non è libero”. 30 gennaio 1950, Cesare Pavese.
L’amore. Delicato e intenso, l’amore che non ti sfibra, non ti stanca, l’amore che vorresti non finisse, al quale ti lasci andare, condurre, trasportare… L’amore dimentico del tempo e dei luoghi, di noi e del mondo, l’amore inconsapevole del presente, ignaro del futuro. Questo era l’amore alla Ginestra. L’amore che non capivo.
“Mi racconto”: la biografia per immagini. Incontro-Laboratorio a cura della Fondazione Bottari Lattes.
“Abbiamo sete di vita, e l’eventualità della vita passa solo attraverso la relazione con l’Altro… Conosciamo Dio coltivando una relazione, non comprendendo un concetto.” Christos Yannaras
“L’intuizione dei curiosi è come l’immaginazione dei poeti: appare un’idea come appare un verso. Poi, per costruire la poesia, è necessario cercare”.