Vagabondi, stranieri, anziani incapaci di lavorare, individui affetti da malattie e da menomazioni fisiche, donne sole, bambini e bambine lasciati a sé stessi, uomini privi di un mestiere, sottoccupati: una folla che le fonti di età moderna collocano sotto l’unica etichetta di poveri. Ma chi sono davvero?

Nel buio di una notte saliamo nel nuovo buio di questo ventre di legno, uno dopo l’altro, in questo vascello cieco che navigherà per mezzo miglio di spiaggia a portarci dentro le mura di Troia.

L’ambizione finale di Kierkegaard, Socrate moderno, non è di essere testimone cristiano della verità, appellandosi all’autorità divina, bensì, sfidando le autorità umane, di essere testimone umano del dire il vero.

Leggimi subito, leggimi forte. Dimmi ogni nome che apre le porte. Chiama ogni cosa, così il mondo viene. Leggimi tutto, leggimi bene. Dimmi la rosa, dammi la rima. Leggimi in prosa, leggimi prima.