Ali Bécheur
“I domani di ieri”
Tradotto da: Giuseppe Giovanni Allegri, Elisabetta Bartuli
Francesco Brioschi Editore
gruppoeditorialebrioschi.it
Book City Milano
www.bookcitymilano.it
Sabato 16 novembre, ore 14.30
Castello Sforzesco, Milano
Mio papà è una quercia e quando cade facciamo pace
Mon père est un chêne et quand il tombe nous nous réconcilions
Con Ali Bécheur, Isabella Bossi Fedrigotti e Sonia Folin
Sin da piccolo Ali è abituato allo sguardo severo del padre, una lama incombente capace di farlo sentire sempre inadeguato. Figura enigmatica e rigorosa, Omar può fregiarsi di una storia personale piena di glorie, scandita dalle battaglie della Tunisia verso la libertà e l’indipendenza: il riscatto dalle umili origini grazie all’eccellente educazione al collège Sadiki, le contestazioni del primo Novecento contro il protettorato francese, una carriera forense spesa in difesa dei compatrioti insorti contro i colonizzatori. Ma la sua intransigenza ha segnato il figlio per tutta la vita: come si può esistere di fronte a un padre così monumentale? E come lo si può ricostruire una volta scomparso? Ali Bécheur, tra i maggiori autori della Tunisia contemporanea, tratteggia il rapporto per eccellenza, quello che lega un figlio al proprio padre, un uomo a un “assente sempre presente” con cui, prima o poi, si devono fare i conti. Con cui, prima o poi, ci si deve riappacificare.
Ali Bécheur, pluripremiato autore di romanzi, saggi e racconti, nasce a Sousse nel
1936. È uno dei più grandi scrittori tunisini viventi di lingua francese. I domani di ieri
e Il paradiso delle donne gli hanno valso il Comar D’Or.
la conversazione con Ali Bécheur è tradotta da Francesca Ilardi.
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