Alberto Diaspro
“Quello che gli occhi non vedono”
Il microscopio: storia di un pezzo di vetro e dell’arcobaleno
Hoepli Editore
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Cos’hanno in comune un aforisma di Yogi Berra, giocatore di baseball americano, e la leggendaria lettura tenuta al Caltech nel 1959 da Richard Feynman? “Basterebbe osservare!”, esortano entrambi.
“Basterebbe osservare” per capire il vivente, come si fa con un microscopio.
L’occhio permette un dettaglio del decimo di millimetro ma la vita si svolge sulla scala del miliardesimo di metro tra DNA e proteine, cellule, tessuti e organi. Con un pezzo di vetro curvo e i colori dell’arcobaleno si può penetrare nel vivente svelando i segreti della vita.
Alberto Diaspro conduce in un viaggio dal microscopio di Galilei ai super microscopi che consentono di muoversi nelle quattro dimensioni dello spazio e del tempo e di vedere oltre l’immaginabile. Ed ecco che gli occhi avranno super poteri. In fondo non è Magia ma Microscopia.
Alberto Diaspro è direttore di Nanofisica all’IIT, professore ordinario dell’Università di Genova e Accademico dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere. Il suo gruppo di ricerca è leader mondiale in nanoscopia ottica. Ha pubblicato oltre 350 lavori scientifici collocandosi nella lista TIS dei Top Italian Scientists in fisica. Nel 2014 è stato insignito dell’Emily Gray Award dalla società internazionale di Biofisica per i significativi contributi all’educazione in biofisica. Nel 2019 ha ricevuto il Premio per la Comunicazione Scientifica della Società Italiana di Fisica per le sue attività di divulgazione scientifica. Dal 2016 presiede il Consiglio Scientifico del Festival della Scienza.
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