Valentina Moro “Festival del Classico”

Valentina Moro Valentina Moro "Festival del Classico"

Valentina Moro
“Festival del Classico”

www.festivaldelclassico.it


Sabato 19 Ottobre, ore 17:30
Circolo dei Lettori – Torino
“Efficace Persuasivo Logos”
La parola tragica di Antigone e Deianira
con le filosofe Adriana Cavarero e Valentina Moro
Giorgio Ieranò, grecista


Cosa si può dire della presa di parola delle due protagoniste sofoclee sulla scena tragica? Cosa può essere messo in questione nella consolidata tradizionale ricezione delle due vicende? L’intento è guardare al linguaggio tragico, alla retorica e alle relazioni che, sulla scena teatrale, la parola può costruire e distruggere, all’efficacia persuasiva del Logos e al seducente pericolo dell’inganno.

Valentina Moro, Attilio Bragantini
“Polis, Eros, Parrhesia”
Padova University Press

http://www.padovauniversitypress.it/publications/9788869381218
La tragedia greca rappresenta una drammaturgia di condotte, dilemmi morali, problemi politici che segnano l’esistenza individuale e la convivenza sociale. Il combinarsi di storie, che investono la parola e i corpi dei personaggi, con la riflessione sulla vita umana, offre concetti e indica piste di pensiero.
Questo spiega l’intensa rilettura di Eschilo, Sofocle e Euripide da parte di pensatrici e pensatori nel secondo Novecento e nei primi anni Duemila, anche al di là di un interesse prettamente storico-letterario e storico-filosofico. Che siano recuperate le sue figure, le vicende in essa agite, il carattere stesso di performance pubblica che la connota, la tragedia greca ha fornito molteplici strumenti per una riflessione di carattere etico-politico su diverse questioni urgenti del presente.
Questa raccolta (che trae origine dall’esperienza della giornata di studi tenutasi il 9 novembre 2016 presso il Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università degli Studi di Padova) propone alcune delle diverse vie per le quali oggi la ricerca si lascia volentieri stimolare dagli interrogativi della tragedia.
Ne risulta una lettura critica, ma anche appassionata: consapevole della distanza dal testo e dal suo autore, ma anche della possibilità, che la tragedia greca reca con sé, di mettere il presente in discussione.


IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare

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