Roberto Moisio
“Altan. Aubiografia non autorizzata”
Skira Editore
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Nato a Treviso, nel mezzo della seconda guerra mondiale, Altan trascorre infanzia e adolescenza tra San Vito al Tagliamento, Venezia e Bologna. Già da piccolo ama moltissimo disegnare e raccontare storie illustrate, disposizione che coltiva nel periodo universitario, da Firenze a Venezia, studiando Architettura, pur sapendo che non avrebbe mai fatto l’architetto.
Dice che il caso ha orientato le sue scelte di vita, che seguono percorsi vari e avventurosi. Con Gianni Amico collabora alle sue produzione cinematografiche in Brasile, la prima volta nel 1967. Lì conosce un mondo nuovo che gli apre gli occhi su realtà radicalmente diverse che segneranno profondamente i suoi orientamenti e i suoi punti di vista.
Lì soprattutto, nel 1970, nel secondo viaggio “cinematografico” in Brasile , con l’amico Gianni Barcelloni, incontra Mara, che diventa la compagna della sua vita e nasce Kikka. La vita in Brasile non è semplicissima e durante uno dei suoi “viaggetti” in Italia, incontra a Milano, tramite Marcelo Ravoni, Oreste del Buono e Linus.
È un’altra delle svolte della sua vita, nel 1975, che lo porterà ad ampliare la sua produzione, che spazia dai romanzi a fumetti di Ada, Zorro Bolero, Franz, Colombo, alla Pimpa, a Kamillo Kromo e alla vastissima gamma per bambini. Alle vignette di attualità.
Da allora Francesco Tullio Altan diventa Altan, quello che conosciamo e in cui spesso ci identifichiamo. Altan dal 1977 si è fermato ad Aquileia e lì abita in una grande casa di campagna. Il suo occhio attento continua a perlustrare le caratteristiche di noi umani, spesso fulminando con un disegno e una battuta quelle più deplorevoli. Sempre con ironia, mai con disprezzo, spesso in sintonia con l’odore delle cose.
Roberto Moisio cresce in una famiglia che per un quarto è valdese, per metà cattolica e per la restante parte accoglie innesti ebrei, buddisti, testimoni di Geova, millenaristi. Studia Filosofia. Cerca di fare il giornalista per capire, prova a insegnare Comunicazione Pubblica all’Università di Torino. Lavora alla Regione Piemonte e si rende conto di quanto sia complessa la società. Curioso e molto dubbioso. Secondo gli insegnamenti di Norberto Bobbio.
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