Marco Federici Solari “Taci, memoria”

Marco Federici Solari Marco Federici Solari traduttore "Taci, memoria" di Maxim Biller, L'Orma Editore

Marco Federici Solari, traduttore
Maxim Biller
“Taci, memoria”
L’Orma Editore

«Le storie di Maxim Biller sono tesori della letteratura mondiale.» Der Siegel

Cosa resta del passato se la memoria è un’in­correggibile bugiarda? La risposta si può inseguire tra le pieghe di queste storie pirotecniche, saporite come pietanze yiddish. Battibecchi e bevute in caffè mitteleuropei, una madre impazzita per aver letto troppa poesia russa, un padre vendicato rifiutando un manoscritto, telefonate da un passato rimosso, coppie felici e difficili ben oltre l’orlo di una crisi di nervi, un omino smilzo chiamato Bruno Schulz che da un villaggio polacco invia una lettera folle, grottesca e struggente a Thomas Mann. Le trame di questo capofila della narrativa contemporanea sono mosse da imprevedibili ritmi jazz e innaffiate da litri di vodka incandescente. Un libro che raccoglie vent’anni di scrittura sempre in bilico tra humour sfrenato e tragica malinconia, realismo magico e minimalismo lirico, dove le vite fragili e fertili dei protagonisti divengono cifra del nostro tempo, «perché Dio ha un progetto per noi, ma lo elabora sempre all’ultimissimo secondo».

È stato detto di Maxim Biller (Praga, 1960) che è uno scrittore nato dalla collisione di diverse identità. Figlio di ebrei russi trasferitisi in Cecoslovacchia, all’indomani della Primavera di Praga è emigrato bambino assieme ai genitori nella Germania dell’Ovest. Polemista molto discusso per la sua penna sferzante e acuminata, collaboratore di giornali come «Die Zeit» e «Rolling Stone», i suoi testi sono apparsi anche sul «New Yorker». Nel 1990, dopo anni di critica militante, ha spiazzato tutti esordendo con una raccolta di racconti “perfetti” che hanno fatto evocare i nomi di Philip Roth, Heinrich Böll, John Updike e Woody Allen. Da lì è iniziata una carriera che lo ha posto al centro della scena letteraria tedesca ed europea, imponendolo di libro in libro come uno dei narratori più appassionanti, imprevedibili e divertenti dei nostri tempi. Tradotto in numerose lingue, Taci, memoria è il suo primo libro pubblicato in italiano.

Recensioni a “Taci, memoria”
14/02/2016 Alias – Il Manifesto
La memoria, dice Biller, è forse la più grande ideologia del Ventesimo secolo, ma non ne possiamo fare a meno.

04/02/2016 L’Espresso
L’ebreo cittadino, emancipato, che ha abbandonato le tradizioni per diventare uomo di mondo, sa che da quel mondo può essere in ogni momento espulso. E dunque l’umorismo che esalta l’ambivalenza è la presa di distanza dell’ebreo da se stesso.

22/01/2016 Il Venerdì di Repubblica
Sono frenetiche e terribili, sarcastiche e paradossali le trame di Biller, e sempre la letteratura si mescola con la vita degli uomini e le loro irrinunciabili manie.

06/01/2016 Internazionale
Biller è noto per sfidare l’atteggiamento della Germania verso il passato nazista, dunque non stupisce che la sua versione della vita di Schulz metta la shoah in primo piano. Ma quando il suo personaggio, un uomo spaventato che vive nel suo scantinato in preda ad allucinazioni, ha una visione del gas che esce sibilando dalle docce e di “eserciti di esseri umani in uniformi grigie” impegnati a bruciare “uomini, donne e bambini che potevano solo gattonare”, ci troviamo nella mente di un veggente.

Marco Federici Solari è studioso di letteratura comparata, editore e libraio. Ha tradotto, tra gli altri, Franz Kafka, Ciaran Carson, Jan Peter Bremer e Maxim Biller.

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