WALTER PASSERINI

Conversazione di Livio Partiti con Walter Passerini "Senza Soldi", Chiarelettere

 

WALTER PASSERINI – MARIO VAVASSORI

SENZA SOLDI

CHIARELETTERE

 


+46,6 per cento: famiglie che dichiarano di
non potersi permettere una settimana di ferie lontano da casa; +17,9
per cento: famiglie che dichiarano di non aver potuto riscaldare
adeguatamente l’abitazione; +38,5 per cento: famiglie che dichiarano di
non riuscire a sostenere spese impreviste di 800 euro.
Report Istat, 10 dicembre 2012.


“Dal 2002 al 2012 i valori di crescita
delle retribuzioni annue sono i seguenti: dirigenti +24,6 per cento;
quadri +30,1 per cento; impiegati +22,8 per cento; operai +24,6 per
cento. Sul fronte opposto l’inflazione ha eroso per il 24,5 per cento
(Nic) e per il 33,1 per cento (alta frequenza) del potere d’acquisto.
Chi ha vinto?”


“Il lavoratore ha diritto a una
retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in
ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza
libera e dignitosa.”
Costituzione italiana, articolo 36.


“In Italia i primi 100 supermanager di
aziende quotate hanno portato a casa 352 milioni di euro in un solo
anno, una media di 3,5 milioni a testa, 50.000 euro in più rispetto
all’anno prima. E non tutti sono a capo di aziende floride.”
Elaborazione de «Il Sole 24 Ore» sui bilanci 2011.


“La soglia dei 1000 euro al mese per molti è
addirittura un sogno, un miraggio, anche da parte di giovani che hanno
un elevato titolo di studio.”


“Negli ultimi vent’anni gli stipendi degli
italiani sono rimasti fermi. E questo non solo ha ridotto fortemente il
loro potere d’acquisto, ma ha creato una generazione di cosiddetti
working poor, vale a dire una generazione di persone che sono povere pur
avendo un lavoro. Se si è poveri lavorando, significa che il valore del
lavoro è sceso drammaticamente.”


“Non bisogna essere premi Nobel
dell’economia per capire che se i salari sono bassi, anche i consumi ne
risentono, in una pericolosa spirale al ribasso.”


“Quasi il 94 per cento dei lavori creati
nel 2011 sono part-time e il 42,5 per cento dei giovani ha contratti a
tempo determinato.”
Fonte Commissione europea, conferenza Jobs 4 Europe, 6 settembre 2012.
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