Vitaliano Trevisan “Il delirio del particolare”

Vitaliano Trevisan Vitaliano Trevisan "Il delirio del particolare" Oligo Editore

Vitaliano Trevisan
“Il delirio del particolare”
Oligo Editore

https://www.oligoeditore.it/

«Signora
io credo che

che possiamo girarci intorno all’infinito
ma alla fine bisogna avere il coraggio di parlare delle rose».

Il delirio del particolare è, come lascia intendere il sottotitolo, una “recitazione da camera”, un testo che si riallaccia al teatro di Strindberg. È un dialogo intimo, quasi uno sfogo melanconico, tra un’anziana signora ormai vedova, il suo badante e uno storico dell’architettura giunto in visita a una villa disabitata che, più di una casa, è un’opera d’arte. Sullo sfondo di un cielo sempre più cupo, aleggia lo spettro dell’architetto, sempre presente anche se mai chiamato con il proprio nome: Carlo Scarpa. Con questo testo, vincitore dell’edizione 2017 del Premio Riccione per il teatro, Vitaliano Trevisan indaga il rapporto tra il progettista e i suoi committenti: nel caso di Scarpa, un rapporto sempre molto personale, profondo, che mette in gioco i sentimenti, e perciò sempre conflittuale.

Vitaliano Trevisan – Sandrigo (VI), 1960 – è uno scrittore e drammaturgo. Tra i suoi testi teatrali si ricordano almeno Una notte in Tunisia e R3 – Riccardo III e, tra i libri: I quindicimila passi, un resoconto (Einaudi stile libero 2002, Premio Campiello Francia 2008), Shorts (Einaudi stile libero 2004, Premio Chiara 2004), Il ponte (Einaudi stile libero 2007, Premio Città di Fabriano 2008), Works (Einaudi stile libero 2016, Premio Sila 2016).


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