Tiziano Fratus “Sutra degli alberi”

Tiziano Fratus. Sutra degli alberi. PianoB Tiziano Fratus. Sutra degli alberi. PianoB

Tiziano Fratus
“Sutra degli alberi”
Piano B Edizioni

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“Sediamoci insieme, meditiamo, ascoltiamo il silenzio degli alberi, il mormorio dei ruscelli, il canto degli uccelli, il variegato pulsare degli astri in una notte limpida, prepariamoci a fare quel che fanno le stelle cadenti. Poiché l’uomo che s’inoltra in natura capisce da solo, un’esperienza dopo l’altra, che la vita non ha una direzione obbligata, che tutto – a partire dal tempo che ci è dato, dalle energie che giostriamo, dai desideri e dai limiti con i quali ci forgiamo e misuriamo – è un dono senza un senso preciso: siamo la vita che decidiamo di indossare.”

Ci sono templi in cui l’umanità si inchina da millenni, per adorarne le divinità, venerare gli spiriti dei morti, pregare per ottenere protezione, pioggia o cibo. Sono templi che possono essere visitati da chiunque, in qualunque momento; dove la voce robusta della vita vibra nella piccola ghianda, nella foglia, nei nostri sguardi e nelle preghiere mormorate a fior di labbra. Sono templi fatti di alberi, estesi tra montagne e ruscelli, privi di pareti e aperti al cielo. Foreste monumentali in cui Tiziano Fratus, cercatore di alberi, scrittore e poeta, ha scelto di praticare un buddismo naturale, esercitare lo zen e ripercorrere un sentiero millenario tra Giappone, Cina, Corea e Occidente, sulle tracce delle parole e del pensiero dei suoi Patriarchi. Sutra degli alberi è l’ultimo frutto di questo percorso: una raccolta di testi e riflessioni, letture e poesie, in cui Fratus intreccia di continuo la ricerca della spiritualità con la dimensione boschiva e silvatica che gli è più familiare. Un’autobiografia silvestre che, passo dopo passo, foglia dopo foglia, prende forma definitiva sulla pagina, disegnando la direzione per un’umanità migliore.

Tiziano Fratus nasce a Bergamo nel 1975 e cresce in Lombardia e Piemonte. Durante un viaggio in California incontra le sequoie millenarie e conia il concetto di Homo Radix, dal quale conseguono la pratica dell’Alberografia, la disciplina della Dendrosofia, le intuizioni di Silva itinerans e Radice primordiale, che ridefiniscono la sua esistenza. Ispirandosi al concetto di “minimalismo sacro”, conduce una pratica quotidiana di meditazione in natura. Vive a Trana, alle pendici delle Alpi Cozie.

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