Stefano Zamagni “Festival Filosofia” Equità come virtù

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Stefano Zamagni
“Festival Filosofia”

https://www.festivalfilosofia.it/

Festival Filosofia, Modena
Venerdì 16 settembre 2022, ore 15:00
Lezione Magistrale di Stefano Zamagni
Equità come virtù
Come distribuire parti uguali tra disuguali
In collaborazione con Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali

Cosa è dovuto a ciascuno, nella prospettiva di riforma del welfare? Cosa ci insegna Ermanno Gorrieri sulle caratteristiche che deve avere la giustizia distributiva?

Stefano Zamagni ospite a “il posto delle parole”

Stefano Zamagni ha insegnato Economia Politica all’Università di Bologna e International Political Economy alla Johns Hopkins University, Bologna Center. È stato a lungo Presidente del Comitato Scientifico di AICCON (Associazione Italiana per la Cultura Cooperativa e delle Organizzazioni Non Profit). Si è occupato di modelli di razionalità economica e ha in particolare approfondito lo studio dei comportamenti economici non interessati, fino a formulare i princìpi di una «economia civile». Tra i principali esperti di politiche migratorie e di economia del terzo settore, ha studiato inoltre le implicazioni delle politiche familiari per il welfare, giungendo a elaborare proposte di politiche sociali non basate sulla dipendenza e l’assistenza. Tra le sue opere recenti: Mercato (Torino 2014); Prudenza (Bologna 2015); L’economia civile (con L. Bruni, Bologna 2015); Banche di comunità. Cambiare senza tradire (Roma 2018); Come e quanto la quarta rivoluzione industriale ci sta «toccando» (Milano 2018); Responsabili. Come civilizzare il mercato (Bologna 2019); Disuguali. Politica, economia e comunità: un nuovo sguardo sull’ingiustizia sociale (Arezzo 2020).


Stefano Zamagni
“Disuguali”
Politica, economia e comunità: un nuovo sguardo sull’ingiustizia sociale
Aboca Edizioni

https://abocaedizioni.it/
Stefano Zamagni, da anni una delle voci più autorevoli dell’economia italiana, apprezzato in tutto il mondo per aver promosso i principi di una “economia civile”, affronta ora un tema cruciale della società contemporanea: la disuguaglianza. Il tema della diseguaglianza riguarda sempre più il design delle istituzioni economiche, finanziarie e giuridiche. Modellate su un paradigma tecnocratico, è proprio il profilo di queste istituzioni a determinare la situazione in cui ci troviamo: 780 milioni di persone che soffrono la fame a fronte di 2 miliardi di obesi e di sovrappeso nel mondo
Ricordandoci che le disuguaglianze non sono un dato di natura da accettare come qualcosa di ineluttabile, l’autore analizza i principali fattori responsabili del fenomeno distinguendo le cause di natura socio-politica, quelle di natura economico-finanziaria e quelle che interessano la matrice culturale della società, suggerendo poi delle linee guida chiare che mettono l’accento sull’urgenza di superare la concezione individualistico-libertaria dell’azione umana.
Per ripensare e ridurre queste disuguaglianze serve un salto di paradigma che permetta di superare la dicotomia tra pubblico e privato, aprendo al terzo pilastro, il pilastro civile: la comunità.
La sfida che secondo Zamagni siamo chiamati ad affrontare è quella di adoperarsi con coraggio e intelligenza per trasformare dall’interno il modello economico che si è consolidato negli ultimi quarant’anni: il mercato non dovrà più solamente essere in grado di produrre ricchezza, e di assicurare una crescita sostenibile, ma dovrà porsi al servizio dello sviluppo umano integrale, di uno sviluppo cioè capace di tenere in armonia tre dimensioni: materiale, socio-relazionale e spirituale.
Non c’è nulla di irreversibile nel capitalismo: è sbagliato pensare che sia necessario intervenire solamente sul lato delle opportunità, vale a dire sul lato delle risorse e degli incentivi, bisogna invece insistere sulla speranza, che si alimenta con la creatività dell’intelligenza politica e con la purezza della passione civile. È la speranza che sprona all’azione e all’intraprendenza, perché colui che è capace di sperare è anche colui che è capace di agire per vincere la paralizzante apatia dell’esistenza.


IL POSTO DELLE PAROLE
Ascoltare fa Pensare

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