Simone Gambacorta
“Tempo grande”
di Gian Luigi Piccioli
Galaad Edizioni
www.galaadedizioni.com
“Tempo grande”
a cura di Simone Gambacorta
In un grande studio televisivo romano, il conduttore Marco Apudruen e lo scrittore Gigi Insolera trasmettono in tempo reale immagini che arrivano da ogni parte del mondo sotto forma di servizi giornalistici. I due non potrebbero essere più diversi: freddo, ambizioso, dispotico il primo, sensibile e introverso il secondo. L’irrompere sulla scena di Marianna Estensi, un’affascinante fotoreporter, mette in crisi il loro sodalizio, innescando un crescendo di situazioni incandescenti e drammatiche in cui si riflettono le contraddizioni e i retroscena del mondo televisivo e il cinismo della “società dello spettacolo”. Fa da sfondo alla vicenda una Roma maestosa e svagata, capace di esaltare chi la vive oppure di schiacciarlo, mentre nei capitoli finali l’azione si trasferisce nel cratere di Ngorongoro, in Tanzania, dove un evento imprevedibile segnerà una svolta nella storia.
«Tempo grande è l’implosione degli eventi da tutto il mondo contemporaneo in uno studio televisivo romano, a piazza di Spagna, e coinvolge la condizione esistenziale di chi ci lavora. A tale implosione corrisponde l’esplosione del potere totalizzante della tv». Così Gian Luigi Piccioli ha definito questo suo romanzo, pubblicato in prima battuta nel 1984 da Rusconi.
Gian Luigi Piccioli (1932-2013) ha lavorato per l’Eni e ha scritto reportage dal mondo per le riviste «Ecos» e «Synchron». Tra i suoi romanzi ricordiamo Inorgaggio (Mondadori, 1966), Arnolfini (Feltrinelli, 1970), Epistolario collettivo (Bompiani, 1973), Sveva (Rusconi, 1979), Viva Babymoon (Bompiani, 1981) e Cuore di legno (Rizzoli, 1990).
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