SERGIO PENT

Conversazione

di

Livio Partiti

con

SERGIO PENT

"LA CASA DELLE CASTAGNE"

BARBERA EDITORE

 

Val di Susa, 1999. All'alba del millennio, il
protagonista, modesta ma serena guardia forestale nel parco
dell'Orsiera, riceve un telegramma luttuoso: il "tedesco" è morto. Voci,
sensazioni, memorie, si riaffacciano e portano a galla l'estate del
1990, l'arrivo imprevisto, nell'atmosfera appartata di una valle
ventosa, del già anziano ex-ufficiale tedesco e della splendida nipote
Britta. Un antico segreto di breve passione, durante i concitati giorni
della fine del secondo conflitto mondiale, legò il nonno di Britta e la
nonna, ormai morta, del protagonista. L'imprevista, istintiva scintilla
d'amore tra i due nipoti è come un segno di tregua che lega due lontane
generazioni. Ma ciò che nasce per errore è destinato a soccombere, a
vivere nel ricordo. Un romanzo che ripercorre una stagione remota di
guerra, ma soprattutto una vicenda di sentimenti precari, di occasioni
mancate, che sono il riassunto di piccole vite giuste colte nei momenti
sbagliati della grande Storia.

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SERGIO PENT

 

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così comincia:

"Questa storia non l'avrei forse mai raccontata col fiato sul collo come mi è accaduto di fare. Certe volte il passato ha bisogno di invecchiare come un buon vino, prima di rivivere tra le pagine o sulle labbra di chi ha il potere di renderlo un passo più vicino all'eternità, oppure di accantonarlo nella immensa fossa comune di ciò che nasce, respira e muore lontano da qualunque interesse estraneo".

 

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"La cosa peggiore del tempo

non è quello che aggiunge,

ma quello che toglie".

Abilio Estevez "Tuo è il regno"

 

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IL POSTO DELLE PAROLE

ascoltare fa pensare