Sara Beltrame “The Game” Alessandro Baricco

The Game "The Game" di Alessandro Baricco / Sara Beltrame, Tommaso Vidus Rosin, Feltrinelli Editore

Sara Beltrame
“The Game” di Alessandro Baricco
Feltrinelli Editore
illustrazioni di Tommaso Vidus Rosin

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Il Game è un territorio che abbiamo fondato, dove ci ritroviamo quando usiamo uno smartphone, scarichiamo una app o giochiamo a un videogame. Sembra un luogo divertente nel quale entrare e da cui uscire tutte le volte che vogliamo, ma le sue regole non sono così semplici. Per abitarlo senza paura e migliorarlo, lo navigheremo dagli anni della sua fondazione fino alle soglie del futuro. Scopriremo come lo abbiamo generato e ci prepareremo così alla prossima mossa.
Siete pronti a partire?

Sara Beltrame
Nasce a Treviso l’8 novembre 1975. Nel 1994 si diploma alla Scuola Holden con menzione d’onore. Nel 2001 esordisce per Rizzoli con il Il Grande Omi, un progetto editoriale multimediale, una storia in bilico tra finzione e realtà. Nello stesso anno inizia a lavorare come sceneggiatrice alla serie televisiva Distretto di Polizia e pubblica racconti per diverse riviste tra le quali “Lo Straniero”, “Diario”, “Italiani Europei”, “Reset”, “Label” e l’americana “Literary Review”. Nel 2004 inizia a tenere corsi di scrittura per la Scuola Holden, lavora come curatrice alla collana Bur “Holden Maps” e pubblica il racconto di apertura nella raccolta Gli Intemperanti pubblicata da Meridiano Zero. Alla fine dello stesso anno fonda e dirige il Creative Writing Department a Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton. Durante gli anni di direzione del dipartimento è editor in chief della rivista “FAB” (Fabrica’s Activities Bimonthly) e curatrice di progetti editoriali multimediali che, sulla scia de Il Grande Omi, sono tesi alla contaminazione dei linguaggi, alla ricerca di formati e stili narrativi differenti. Nasce così il progetto Rocinha, racconti di favela, pubblicato nel 2004 da Mondadori. Il libro, scritto a più mani, racconta la vita nella più grande favela brasiliana del mondo ed è accompagnato dal documentario Rocinha, prodotto da Fabrica, vincitore del Torino Film Festival. A questa pubblicazione segue Venezia non sta affondando (Marsilio), nel quale un gruppo di giovani artisti, provenienti da ogni parte del mondo, racconta Venezia in dieci narrazioni e sei cortometraggi allegati al volume. L’esperienza maturata a Fabrica la spinge a dedicarsi al documentario. Nel 2008 si trasferisce a Barcellona per iniziare a collaborare come sceneggiatrice documentaristica per le case di produzione Polar Star Films e MediaPro. Tra il 2017 e il 2019 scrive le serie Against All Odds e Transform my meal per l’Olympic Channel vincendo lo Sport movie & TV Awards e collabora con diverse riviste come giornalista. Nel tempo libero gestisce lo spazio digitale gratuito di diffusione alla lettura i Biscotti nel quale bambini e ragazzi di età compresa tra i 4 e i 18 anni consigliano il proprio libro preferito registrandone una recensione in formato audio.

Alessandro Baricco
Nato a Torino nel 1958, si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica. L’amore per la musica e per la letteratura ispireranno sin dagli inizi la sua attività di saggista e narratore.
Come saggista esordisce con Il genio in fuga. Due saggi sul teatro musicale di Gioacchino Rossini (Il Melangolo, 1988; Einaudi, 1997). Castelli di rabbia (Rizzoli, 1991; Universale Economica Feltrinelli, 2007), suo primo romanzo, Premio Selezione Campiello e Prix Médicis Étranger, è un’autentica rivelazione nel panorama della letteratura italiana e ottiene il consenso della critica e del pubblico. Seguono Oceano Mare (Rizzoli, 1993; Universale Economica Feltrinelli, 2007), Premio Viareggio e Premio Palazzo al Bosco; il monologo teatrale Novecento (Feltrinelli, 1994; edizione speciale, 2014; “Audiolibri – Emons Feltrinelli”, 2011) da cui Giuseppe Tornatore trae il film La Leggenda del pianista sull’oceano; Seta (Rizzoli, 1996; Fandango Libri, 2007), portato sullo schermo da François Girard con una produzione e un cast internazionali, City (Rizzoli, 1999; Universale Economica Feltrinelli, 2007) e Senza sangue (Rizzoli, 2002; la graphic novel in “Feltrinelli Comics”, 2019, con Tito Faraci e Francesco Ripoli), tutti tradotti all’estero e recensiti dalle maggiori testate internazionali, dal ‟Guardian” al ‟New York Times”, da ‟Libération” a ‟Le Monde”. Tra i saggi, L’anima di Hegel e le mucche del Wisconsin (Garzanti, 1993); Barnum. Cronache del Grande Show (Feltrinelli, 1995) che raccoglie gli articoli comparsi nell’omonima rubrica curata ogni mercoledì sulle pagine culturali del quotidiano torinese ‟La Stampa” e Barnum 2. Altre Cronache del Grande Show (Feltrinelli, 1998), in cui sono raccolti gli articoli frutto della collaborazione con ‟la Repubblica”; è del 2002 Next. Piccolo libro sulla globalizzazione e sul mondo che verrà. Compare in televisione nelle trasmissioni culturali ‟L’amore è un dardo”, sull’opera lirica, e ‟Pickwick”, dedicata ai libri. Tra le attività teatrali che lo vedono autore, regista e interprete, dopo i successi di Totem (di cui Fandango Libri ha pubblicato il libro nel 1999, Rizzoli due videocassette nel 2000 e Einaudi una videocassetta nel 2003) e di City Reading Project per il Romaeuropa Festival 2002 che ha dato origine a un volume fotografico (Rizzoli, 2003), Baricco ha realizzato Omero, Iliade, in tre serate, realizzandone poi il libro (Feltrinelli, 2004). Nel 2003 pubblica per Dino Audino Editore la sceneggiatura di Partita Spagnola, di cui è autore con Lucia Moisio. Nel 2005 è socio di Fandango Libri. Dello stesso anno è il romanzo Questa storia (Fandango Libri, 2005; Universale Economica Feltrinelli, 2007) cui segue, l’anno dopo, I Barbari. Saggio sulla mutazione (Fandango Libri, 2006; Universale Economica Feltrinelli, 2008), precedentemente pubblicato a puntate su ‟la Repubblica”. Nel 2007 propone all’Auditorium Parco della Musica di Roma una lettura interpretata (e ridotta) di Moby Dick, poi confluita in Herman Melville. Tre scene da Moby Dick (Fandango, 2009; Feltrinelli 2017). Tra le sue opere più recenti: Emmaus (Feltrinelli, 2009), Mr Gwyn (Feltrinelli, 2011), Tre volte all’alba (Feltrinelli, 2012), Una certa idea di mondo (Gruppo Editoriale L’Espresso, 2012; Feltrinelli, 2013), Palladium Lectures (2 dvd + libro; Feltrinelli, 2013), Smith&Wesson (2014), La sposa giovane (2015), Il nuovo Barnum (2016), Seta (2016; edizione cartonata con le illustrazioni di Rebecca Dautremer), Melville. Tre scene da Moby Dick, con Ilario Meandri (Fandango, 2009; Feltrinelli 2017), The Game (Einaudi, 2018) e The Game. Storie del mondo digitale per ragazzi avventurosi (Feltrinelli, 2020; con Sara Beltrame).

Nel 1994 ha ideato e fondato la Scuola Holden a Torino, di cui è preside.

Tommaso Vidus Rosin
E illustratore e graphic designer e lavora come direttore creativo nello Studio Quadrato a Udine. Tra gli altri ha illustrato È arrivato il futuro (Electa Kids, 2018) e Mappe spaziali (Nord-Sud Edizioni, 2019).


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