Sabino Maria Frassà “La caduta”

Sabino Maria Frassà. La caduta. Premio Cramum Sabino Maria Frassà. La caduta. Premio Cramum

Sabino Maria Frassà
“La caduta”
Come cadere in alto
Premio Cramum

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Il libro “La caduta”, è la nona pubblicazione annuale di Cramum. E’ stato concepito come una riflessione corale su cosa significhi cadere partendo dal romanzo di La caduta scritto da Albert Camus nel 1956.

Come nei primi anni della Guerra Fredda riviviamo in un crescendo di tensione per cui la caduta sembra incombente, inesorabile e inevitabile. Cosa fare: chiudere gli occhi, registrare ciò che accade o intervenire?

Questo volume non fornisce buone risposte, ma spunti di riflessione per buoni dubbi attraverso i testi di Raffaella Ferrari e del curatore del volume, Sabino Maria Frassà, il quale ha invitato trenta artisti a completare l’analisi del tema con le proprie opere.

Gli artisti invitati sono artisti di fama internazionale (Letizia Cariello, Stefano Cescon, Franco Fontana, Franco Guerzoni, Peggy Kliafa (Grecia), H.H. Lim, Franco Mazzucchelli, Fulvio Morella, Luca Pignatelli e Francesca Piovesan.) i finalisti della nona edizione del premio cramum tra cui verrà proclamato il vincitore/vincitrice (Marta Abbott, Anouk Chambaz, Benedetto Ferraro, Gaetano Frigo, Simone Giai, Rossana La Verde, Giovanni Longo, Martina Merlini, Giulia Nelli, Lucrezia Zaffarano) e gli artisti che hanno vinto la menzione “artisti in evidenza” (Francesco Angioloni, Rossella Barbante, Gabriele Biondi, Nicolò Bruno, Mattia Ferretti, Deborah Graziano, Maria Palena, Vale Palmi, Mila Sambre, Andrea Schifano).


Giulia Nelli è la vincitrice del 9° Premio Cramum.
Giulia Nelli (Legnano, 1992) si è laureata a Milano all’Accademia di Brera e consegue il Master Idea in Exhibition Design del Politecnico. Come spiega il direttore del Premio Cramum Frassà “ha vinto la sua poetica improntata sul complesso intreccio di legami che vanno a costituire l’identità di una persona e che si sviluppano dalle relazioni con il territorio di origine e con le persone che compongono la comunità di riferimento. Infatti, i legami conservati nella memoria diventano pensieri, significati e schemi mentali, costruendo un ponte tra passato e presente e delineando così la percezione individuale del tempo.”
Seconda e terza classificate sono risultate essere rispettivamente: Marta Abbott e Anouk Chambaz.


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