Roberta Calandra “Otto”

Roberta Calandra Roberta Calandra "Otto" Edizioni Croce

Roberta Calandra
“Otto”
Tutti siamo tutti
Prefazione di Giovanni Mastrangelo
Edizioni Croce

https://www.edizionicroce.it/

Otto è il simbolo dell’infinito e questa storia parla delle infinite potenzialità della vita e della sua forza primigenia, l’amore. I protagonisti di questa lunga favola sono due, anche se si ritrovano, a loro insaputa, a rivestire i panni di otto vite diverse, amandosi costantemente attraverso i secoli.
Prima sono Philippe e Olympia durante la Rivoluzione Francese: un libertino e una rivoluzionaria.
Diventano Gabriel e William, due poeti romantici dell’800, poi Milena e Greta in un lager, per finire ad amarsi come Giacomo ed Elena, un uomo e una donna in posizione scambiata rispetto ai ruoli di partenza.
Una sorta di “Orlando per 4” in salsa di Encyclopedie, una favola sull’amore, sulla passione, sulla resilienza.

Otto è un libro difficile, di quelli per cui si deve prendere in fretta una decisione, perché richiede interazione costante.
La trama, o meglio le trame delle quattro che compongono il romanzo, trascinano il lettore per più di due secoli attraverso un’Europa violenta, bigotta, incatenata a un destino nefasto, dove anche le idee più geniali e le emozioni più pure dell’umanità si trasformano nei loro macabri opposti, in balia della legge universale della Causa e dell’Effetto […]
[…] Il filo che lega la Storia e le storie di questo romanzo è il risveglio della coscienza femminile che può e deve entrare nell’essenza profonda di uomini e donne, perché intesa in un quadro universale che include ogni gender, ogni categoria umana, ogni materia […]

Roberta Calandra è scrittrice, autrice, sceneggiatrice e drammaturga. Tra le sue pubblicazioni: L’eredità di Anna Freud (Besa, 2013); Tempo per vivere (Aldenia, 2017); Buffonate senza corte, raccolta di scritti teatrali in due volumi (Zona, 2017).
La drammaturgia dello spettacolo Otto ha vinto il “Premio inediti Elsa Morante 2012” ed è stato rappresentato presso il Teatro dei Conciatori a Roma nel 2016 e al Keats and Shelley Museum nel 2017.


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