Rita Cerri “La panchina immaginaria”

Rita Cerri. La panchina immaginaria. Scatole Parlanti

Rita Cerri
“La panchina immaginaria”
Anziani e contenti?
Scatole Parlanti

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In tempo di pandemia anche una comoda poltrona davanti al computer può diventare una panchina immaginaria su cui fermarsi per riflettere sulla propria vita senza smettere di dialogare con gli altri. Questo è quanto ha deciso di fare l’autrice di questo libro, che non ha timore di definirsi “vecchia” poiché sostiene che se non si immedesimasse nello spirito della sua età ne trarrebbe soltanto svantaggi. Nel ribadire che lamentarsi e autoescludersi non serve a niente, Rita Cerri affida, con ironia e modernità, prima a Facebook e poi a queste pagine, sprazzi della sua movimentata esistenza.

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Le sue osservazioni spaziano con divertimento fino a trascolorare in parole molto serie quando illustrano la necessità della partecipazione sociale per combattere i tanti soprusi ancora esistenti nei confronti degli anziani. Cede all’abbraccio delle nuove tecnologie, anche per richiamare alla memoria i tanti libri accumulati e letti negli anni, per riviverli e da loro trarre l’aiuto necessario a essere coraggiosamente autentica e connessa con il mondo che la circonda.

Rita Cerri è nata a Trasacco (AQ) e vive a Roma. Dipendente della direzione del PSI fino al 1993, è stata poi direttore delle relazioni esterne per l’“Associazione Civita”, collaborando con importanti figure istituzionali. Con Amalia D’Asaro ha scritto e condotto centinaia di trasmissioni radiofoniche su Radio1 e Radio2. Con RAI ERI ha pubblicato Anta che ti passa. Ridere per rimanere a galla e Singoli. Sebben che siamo single. Ha scritto, sempre con Amalia D’Asaro, un libro di favole ambientate in alcuni luoghi storici di Roma: Ma Raffaello dov’è?. Nel 2018 ha pubblicato Intorno a un fiasco (L’Erudita). Attualmente è vicepresidente dell’associazione culturale “Fabrica”.


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