PIER ALDO ROVATTI

Conversazione di Livio Partiti con Pier Aldo Rovatti "Un velo di sobrietà", Il Saggiatore

 

 

PIER ALDO ROVATTI

UN VELO DI SOBRIETA'

IL SAGGIATORE

 


Nel novembre 2011, dopo un anno tormentato per l’Italia e per il mondo,
Silvio Berlusconi cedeva la leadership politica a Mario Monti, nuovo
capo del governo. Una svolta, nel bene e nel male. È stato allora che
negli atteggiamenti pubblici e privati degli italiani si è imposta una
nuova sobrietà, in opposizione
alla consolidata barbarie. In Un velo di sobrietà, Pier Aldo
Rovatti rielabora gli editoriali scritti per Il Piccolo di Trieste, più
di sessanta
«scene» suddivise in quattro sezioni tematiche: «La cattiva politica e
quella buona», «Capitale umano», «Dentro la vita quotidiana», «Quale
cultura». Con
l’arma affilata della critica filosofica, Rovatti commenta gli eventi
che dal maggio 2011 all’ottobre 2012 hanno segnato la realtà italiana e
non solo.
Dalla vittoria elettorale di Giuliano Pisapia a Milano alla spending
review, al rigore dei ministri-professori; dal caso Lusi al neopopulismo
di Beppe
Grillo. E ancora, il naufragio della Costa Concordia; il corteo degli
indignati a Roma nel 2011, sfociato in guerriglia urbana; i terremoti
geologici e quelli
finanziari; il limbo dell’università riformata; la medicalizzazione come
modello diffuso; le nuove sfide della genitorialità; l’immagine
femminile a lungo mercificata e svilita. Affrontando temi come questi,
Rovatti promuove un uso non disciplinare della filosofi a, che si
concretizza in una pratica di lettura e scrittura per frammenti, a
creare pause di riflessione nel flusso concitato della cronaca. E,
seguendo la bussola di un’etica minima – «una soglia sotto la quale non è
tollerabile scendere» –, lascia emergere il profondo disagio
intellettuale e materiale che nel nostro paese ha investito la classe
politica, il mondo della cultura, i giovani e la vita quotidiana. Un
declino che il fragile velo di sobrietà non è riuscito a celare.


Pier Aldo Rovatti insegna Filosofia contemporanea
all’Università di Trieste. Ha studiato a Milano con Enzo Paci. Dal 1976
dirige la rivista filosofica aut aut, edita dal Saggiatore. Ha
pubblicato molti libri, anche di rilievo internazionale, sui modi di
pensare, i temi fondamentali e le figure più significative della
contemporaneità, tra cui Il paiolo bucato. La nostra condizione paradossale (Raffaello Cortina 1998) e Abitare la distanza. Per una pratica della filosofia (Raffaello Cortina 2007). Dalla sua rubrica sul Piccolo di Trieste sono nati, per Raffaello Cortina, Etica
minima
(2010) e Noi, i barbari (2011). Per il Saggiatore ha curato il volume Il coraggio della filosofia. «aut aut», 1951- 2011 (2011).

 

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PIER ALDO ROVATTI

 

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