NATALINO VALENTINI

Conversazione di Livio Partiti con Natalino Valentini "Stupore e Dialettica" di Pavel A. Florenskij

 

PAVEL A. FLORENSKIJ

STUPORE E DIALETTICA

A cura di Natalino Valentini

Traduzione di Claudia Zonghetti

QUODLIBET

 

 

 

 

Questo scritto, finora inedito in italiano, potrebbe fungere da guida
e da incentivo per chiunque, in quest’epoca di disorientamento del
pensiero, si accinga a intraprendere lo studio della filosofia. La
domanda di fondo investe le strategie che l’uomo, nel corso della
storia, ha messo a punto per «spiegarsi» la realtà. E tale domanda è
sollevata a ragion veduta: Florenskij è – caso quasi unico – un
pensatore in grado di rievocare la figura dell’intellettuale
rinascimentale capace di padroneggiare gli ambiti più svariati della
conoscenza. Egli fu fisico, matematico, ingegnere elettrotecnico, ma
anche filosofo e teologo, teorico dell’arte e linguista. Ma in tutto
questo egli non indulge a sincretismi o tenere conciliazioni; raramente
si può assistere a una presa di posizione così severa nei confronti
delle pretese verità delle scienze, a un uso di argomenti tanto sottili
da anticipare molti temi centrali dell’epistemologia novecentesca.
Persino il «discorso comune» (con la sua «ricchezza disordinata» e la
sua «vita caotica») pare avere, rispetto al «vuoto ordinato e la morte»
delle scienze, maggiori speranze di attingere al vero.

Tuttavia,
solo la filosofia si rivela in grado di tener dietro al ritmo temporale
della vita, in virtù del suo metodo, la dialettica, che la radica
nella mutevolezza dei fatti con tale forza da non poterne mai venire
disarcionata. Un radicamento mobile consentito dall’altro elemento
fondamentale del pensiero filosofico, quell’«acuto sentimento di
apertura al novum» che è lo stupore. Ecco la fonte più
autentica della filosofia, di cui testimoniano Platone e Goethe, il
principe Amleto e Dostoevskij, ma anche Cartesio, l’abate Condillac e
Kant, Novalis e Schelling, la prima tradizione apostolica e la grande
mistica russa. Fino a giungere all’apostolo Tommaso, figura esemplare
della filosofia, che meglio incarna quel senso originario dello stupore
che conduce l’essere umano alle soglie della conoscenza integrale,
delle verità ultime della vita e della morte, sull’orlo dell’invisibile
mistero.

 

 

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NATALINO VALENTINI

 

 

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