Paolo Legrenzi, Carlo Umiltà
“Molti inconsci per un cervello”
Perché crediamo di sapere quello che non sappiamo
Il Mulino Editore
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Per secoli, la mente umana è sembrata trasparente. Si sapeva che qualcosa sfuggiva al controllo della coscienza, ma si trattava di messaggi inviati dagli dèi. Poi, tutto cambia. Con Freud è l’inconscio che spiega l’origine e il significato dei sogni, ma anche le sviste e i lapsus della vita quotidiana. Un inconscio che tutti noi conosciamo, ma che non è l’unico. Incontreremo qui altri inconsci; quello, pervasivo, che chiamiamo cognitivo e che è l’esito dell’evoluzione naturale del cervello. E ancora: la mole enorme di informazioni che ci sommerge attraverso gli schermi dei nostri computer ha creato una sorta d’inconscio artificiale, fonte di trappole insidiose per il nostro giudizio. Conoscere i molteplici inconsci e capire come interagiscono significa smascherare i meccanismi che ci possono ingannare, e che ci illudono di essere più consapevoli di quanto in realtà siamo.
Paolo Legrenzi è professore emerito di Psicologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Carlo Umiltà è professore emerito di Neuropsicologia all’Università di Padova. Gli autori hanno pubblicato insieme: «Neuro-mania» (2009; tradotto in inglese da Oxford University Press), «Perché abbiamo bisogno dell’anima» (2014) e «Una cosa alla volta. Le regole dell’attenzione» (2016).
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