Paolo Dompè “Di notte alla mia scrivania”

Paolo Dompè. Di notte alla mia scrivania. Europa Edizioni. Paolo Dompè. Di notte alla mia scrivania. Europa Edizioni.

Paolo Dompé
“Di notte alla mia scrivania”
Europa Edizioni

http://www.europaedizioni.it/

L’associazione Culturale Cenacolo “Clemente Rebora” di Savigliano, nell’ambito del XIV° “Festival di espressione artistica e di impegno civile” – “La poesia, espressione di tensione umana e spirituale”, presenta sabato 9 aprile alle ore 15,30 presso la sala chiesa di sant’Agostino – piazzetta Arimondi, 15 di Savigliano; il reading con presentazione della silloge “Di notte alla mia scrivania” di Paolo Dompe’.

Saluto di Antonio Scommegna, Presidente dell’associazione Culturale Cenacolo “Clemente Rebora”. Interventi di Maria Franca Dallorto Peroni, Presidente dell’associazione Culturale “Massimiliano Kolbe” – Premio di Poesia e di Daniele Bianco, pittore. Legge Paolo Dompè.

Spazi musicali a cura del Civico Istituto Musicale “G. B. Fergusio” di Savigliano.

«La poesia non è tutto quello che voglio scrivere, tutti i pensieri non entrano nella mia penna» – così esordisce Paolo Dompè in uno dei suoi componimenti, ma chi leggerà la seguente silloge comprenderà presto che, in realtà, l’autore è riuscito a esprimere in queste pagine pensieri profondi e coinvolgenti, che al di là della bellezza stilistica sanno sorprendere perché spingono, delicatamente ma con incisione, alla riflessione collettiva, e perché trasmettono emozioni intense. Sì, perché sia nei componimenti iniziali della raccolta, in cui la metrica aderisce a un’architettura più tradizionale, sia in quelli che si presentano quasi come un racconto, animato dai sentimenti ripercorsi e dai loro simboli, la grazia della poesia emerge insieme all’immediatezza dei messaggi, che giungono chiari al lettore anche quando sono parzialmente celati da un velo di ricercatezza. Del resto, l’autore è ben consapevole di quante sfumatura connotino l’esercizio della “parola” e sa servirsene egregiamente.» (dalla prefazione di Marina Sarracino)

“Fiume Maira”

Il fiume d’argento dalle sponde rifatte,
brilla nella notte in cui lo sento accanto;
con due amici passeggiamo lungo il greto.
La notte blu rischiarata da lampioni sparuti,
pare lenzuolo di stelle senza sosta;
tranquilla trascorre questa serata di sabato,
e l’acqua di fiume che attraversa Savigliano,
il Maira, ripulito nell’alveo scorre luccicante.
Quante persone han calpestato i tuoi ciottoli,
pescatori immerso i loro stivali,
quali storie hai visto o sentito raccontare;
il viaggio è bello attraverso zone e panorami.
Stasera la magia di quest’acqua è unica,
non è sciocca poesia cantata alla luna,
è solo saper sognare con occhi di cuore.

12 dicembre 2012


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