Ottavia Niccoli
“Nel campo degli zingari”
Vallecchi Firenze
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“La seconda, coinvolgente avventura del sacerdote-investigatore Don Tamasso.”

Don Tomasso viene incaricato dal nipote di occuparsi del piccolo feudo di Cerreto sull’Appennino bolognese. Ma già lungo il viaggio si imbatte in un uomo assassinato con un colpo di archibugio. Se a ciò si aggiungono la presenza di un gruppo di zingari accampati ai margini della tenuta, oscuri traffici di contrabbando e un altro omicidio, ecco che la vacanza del sacerdote si trasforma in una brutta faccenda da sbrogliare, per ristabilire la giustizia in paese e in famiglia.

Così comincia:
“L’uomo era in piedi, legato, davanti a don Tamasso, al notaio e al conte Ercole. Li guardava con rabbia impotente. Sangue rappreso e sudore gli macchiavano il volto, e il pesante mantello che lo ricopriva era del tutto inadatto alla stagione, e quasi lo soffocava. Per di più un raggio di sole prossimo al tramonto, ma ancora splendente, lo colpiva in faccia. Il maggio che avanzava offriva un gioioso anticipo di estate, e gli abiti dei suoi interlocutori, scuri sì, ma freschi, intessuti di lana leggera, di lino e di seta, offrivano un clamoroso contrasto con il suo abbigliamento.
“Non vi dirò altro” disse l’uomo.
“Avete detto abbastanza” rispose pacatamente don Tamasso.
Il notaio raccoglieva e ordinava le carte…”

Ottavia Niccoli, già docente alle Università di Bologna e Trento, è autrice di saggi su Rinascimento e Riforma editi da Einaudi e Laterza, noti e tradotti a livello internazionale. Morte al filatoio è il suo primo romanzo.

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