Nadia Rocchetti “Viaggio contro il tempo”

Emily Nasrallah Emily Nasrallah "Viaggio contro il tempo", traduzione di Nadia Rocchetti, Editoriale Jouvence

Nadia Rocchetti
“Viaggio contro il tempo”
Emily Nasrallah
Editoriale Jouvence

jouvence.it

Premio Biennale Mario Lattes per la Traduzione
Fondazione Bottari Lattes

http://fondazionebottarilattes.it/
È dedicata alla letteratura in lingua araba tradotta in italiano la prima edizione del Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, promosso dalla Fondazione Bottari Lattes, in collaborazione con l’Associazione culturale Castello di Perno. Cinque sono le finaliste selezionate dalla Giuria stabile del Premio: Maria Avino, traduttrice di Morire è un mestiere difficile del siriano Khaled Khalifa (Bompiani, 2019); Samuela Pagani, traduttrice di Corriere di notte della libanese Hoda Barakat (La nave di Teseo, 2019); Nadia Rocchetti, traduttrice di Viaggio contro il tempo della libanese Emily Nasrallah (Jouvence, 2018); Monica Ruocco, traduttrice di Il suonatore di nuvole dell’iracheno Ali Bader (Argo, 2017); Barbara Teresi, traduttrice di Una piccola morte del saudita Mohamed Hasan Alwan (E/o, 2019).

La cerimonia premiazione si svolgerà sabato 18 luglio 2020 alle ore 18 nel giardino del Castello di Perno (Cn) nel cuore delle Langhe, Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. In questa occasione l’orientalista Fabrizio Pennacchietti terrà la lectio magistralis L’arabo letterario moderno può dirsi una lingua “europea”?.

L’appuntamento, che decreterà la vincitrice tra le cinque finaliste in gara, sarà condotto dalla giornalista e saggista Paola Caridi, studiosa di Medio Oriente e Nord Africa, e vedrà la partecipazione dei giurati del Premio: Anna Battaglia, Melita Cataldi, Mario Marchetti, lo stesso Fabrizio Pennacchietti, Antonietta Pastore (membri della Giuria stabile) e Isabella Camera d’Afflitto, Manuela E.B. Giolfo, Claudia Maria Tresso (membri della Giuria specialistica).

Nadia Rocchetti, traduttrice di Viaggio contro il tempo di Emily Nasrallah (Jouvence, 2018), è stata scelta perché nel suo lavoro «la lettura scorre piana, equilibrata, con felici rese dei personaggi, pochi impedimenti e rare ambiguità. Quasi assenti le espressioni stereotipate o con connotazioni regionali. Il testo risulta avvincente».

Un’anziana coppia, che vive da sempre in un paesino del sud del Libano, riceve una lettera inaspettata. Si tratta di un messaggio da parte dei loro figli, emigrati in Canada vent’anni prima, che li invitano a trascorrere sei mesi nella loro terra d’elezione. Dopo una lunga e vana attesa del ritorno dei loro cari, Radwan e Rayya decidono di intraprendere quel “viaggio contro il tempo e lo scorrere dei loro giorni”. Ma lo scoppio della guerra civile conferirà nuove dimensioni e significati alla rivoluzione ormai in corso nelle loro esistenze.

Emily Nasrallah (1931-2018), è stata una delle autrici più note e affermate all’interno del mondo arabo. Insegnante, giornalista, sostenitrice dei diritti delle donne e scrittrice prolifica, è legata a doppio filo alle vicende spesso drammatiche che hanno interessato la nazione libanese, da cui non si è mai separata. Inserita dalla critica nel movimento delle “Decentriste di Beirut”, ha ricevuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui il premio Goethe- Medaille 2017.


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