Maurizio Gazzarri “ELEA 9003”

ELEA 9003 ELEA 9003

Maurizio Gazzarri
“ELEA 9003”

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L’alba dell’informatica italiana:
una storia di umanità e coesione.
L’archeologo dell’informatica Maurizio Gazzarri
“ELEA 9003. Storia del primo calcolatore elettronico italiano” (Edizioni di Comunità).

La realizzazione dei primi computer italiani: l’iniziativa dell’Università di Pisa, Adriano Olivetti, l’ingegnere Mario Tchou e i giovani scienziati che hanno investito sul futuro. Cosa si nasconde dietro alla sfida avveniristica che nella seconda metà del ventesimo secolo portò alla realizzazione della CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana), primo computer italiano a scopo scientifico realizzato nel 1961, e dell’ELEA 9003, primo “cervello elettronico” a transistor messo in commercio dalla Olivetti a partire dal 1959? “Ci sono storie di impegno, umanità e coesione che – spiega Maurizio Gazzarri, archeologo informatico e autore del romanzo ‘I ragazzi che scalarono il futuro’ e del saggio storico ‘ELEA 9003. Storia del primo calcolatore elettronico italiano’ – oggi possono darci le risposte per la ripartenza e per la formazione di una nuova generazione di scienziati”.

Toscano, laurea in Informatica e master in Big Data Analytics and Social Mining, Gazzarri sta percorrendo un sentiero ancora poco esplorato: la storia dell’informatica italiana. È del 2018 il romanzo I ragazzi che scalarono il futuro (Edizioni ETS), ambientato nella seconda metà degli anni Cinquanta, Premio Biella Letteratura e Industria 2019 (sezione della Giuria dei Lettori), in cui Gazzarri scrive della nascita dei primi computer italiani, la CEP (Calcolatrice Elettronica Pisana) dell’Università di Pisa e l’ELEA 9003 di Olivetti.


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