Massimo Gori
“Guerra e pace in Europa”
1648 – 1763
Leg Edizioni
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Tra Asburgo e Borbone, una ricostruzione avvicente dell’epoca delle dinastie, quando l’Europa si avvia a vivere l’importante stagione dell’assolutismo iniziata fra fine Cinquecento e Seicento. Mentre si avvia (1618) uno scontro continentale, che durerà trent’anni, emergono figure di sicuro rilievo come Richelieu e Olivares che danno forma ai rispettivi poteri monarchici: il confronto, non solo conflittuale, fra Madrid e Parigi non allontana le due capitali. Dalla tenace rivalità tra Luigi XIV e l’imperatore Leopoldo prende forma nella seconda metà del XVII secolo la contesa che occuperà le cronache fino alla metà del secolo successivo.
La contesa franco-asburgica farà emergere la potenza inglese, quella russa e di conserva prussiana; quando la nostra ricostruzione si chiude (1763), l’Europa, alla ricerca di un sistema fondato sull’equilibrio (justo potentiae aequilibrio, si dice nel Trattato di Utrecht, 1713), non è più una diarchia, è divenuta una pentarchia e tale resterà fino alle soglie della Prima Guerra Mondiale, con l’affievolirsi (lento in verità) della potenze spagnola e ottomana.
Massimo Gori, dopo oltre un trentennio di docenze liceali, con qualche utile contributo fornito all’editoria scolastica latina, si dedica a tempo pieno alla ricerca storiografica in ambito europeo sei-settecento. Ha pubblicato nel 2007 per Bruno Mondadori Vauban e la difesa della Francia.
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