Massimo Centini “Tracce di sacro”

Massimo Centini Massimo Centini "Tracce di sacro" Edizioni Pedrini

Massimo Centini
“Tracce di sacro”
Storia mito e tradizione tra Piemonte e Valle d’Aosta
Edizioni Pedrini

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Massimo Centini scrive un nuovo libro esaminando i territori del Piemonte e della Valle d’Aosta alla ricerca del rito e delle tracce ancora oggi di estrema attualità proponendo approfondimenti anche direttamente sui luoghi descritti facendo attenzione anche e soprattutto alla semplicità di percorsi da tutti fruibili. Il libro, che non è esclusivamente una piacevole guida sulle tracce del mistero, vuole essere una testimonianza nella quale storia, mito, fede e tradizione si incontrano. Nel merito si tratta di una raccolta in cui abbiamo posto una selezione di località caratterizzate da un’aura di sacralità e nelle quali si trovano centri di devozione contrassegnati da manifestazioni rituali, cultuali ed espressioni simboliche le cui radici, in alcuni casi, possono essere rintracciate anche prima del cristianesimo.

Influenze precristiane, miti, riti e culto cristiano convivono quindi con molteplici sfaccettature, ponendo però sempre in evidenza un fatto fondamentale: il bisogno di sacro che ha accompagnato gli uomini nel corso della loro storia. Il viaggio spazia dal mistero di San Besso, alla Val d’Ala, alla città dei Salassi in Valle d’Aosta, alla Valle di Susa con la casa delle lapidi di Bousson e alla Sacra di san Michele, per giungere alla misteriosa “Madonna della fioritura” di Bra, sino al trittico della chiesa di san Rocco a Montalto Dora della stupenda Madonna del latte con simbologia templare, o Campiglia in Valle Cervo nel biellese, il paese delle triplici cinte. Non può mancare lo spazio alla devozione per il grande santuario dedicato alla Vergine Nera e l’attiguo Sacro Monte con la sconfinata raccolta di ex voto, o per approfondire in Val Grana a Castelmagno le vicende della legione tebea collegata alla tradizione della salvezza degli animali. Affrontati anche i riti celtici e romani in simbiosi per spingersi sino alla “Vegetazione sacra” con il rito delle “Cavagnette”, senza dimenticare un interessantissimo approfondimento sulle miniere e aree sacre di Cerrone, Zubiena e Mongrando o anche i rituali di fecondità e danze pagane a Venaus con l’affascinante presenza attuale degli “Spadonari” (danze con la spada) per chiudere con “l’Uomo selvaggio tra gli affreschi romanici di Carpignano Sesia”. Invitiamo inoltre i lettori a considerare questa raccolta di testi come un’occasione per avvicinarsi a un universo affascinante, ma complesso, che deve essere guardato con rispetto; noi ci siamo limitati a suggerire delle piste di ricerca, degli spunti e qualche riflessione. Nella pagine del volume, ci si rivolge a un ambito che si è sostanziato prevalentemente nella cultura e nella devozione popolari, raggiungendo, anche per mezzo di articolati e complessi itinerari, la nostra realtà quotidiana, apparentemente poco incline alla metafisica. I luoghi che si propongono non sono geograficamente estremi, così come non sono così “lontani” i personaggi e gli eventi che ne attraversano la storia e la cultura: insomma ci suggeriscono delle opportunità per meglio conoscere un pezzo del Piemonte e della Valle d’Aosta, osservato con la semplice volontà di riscoprire legami tra il passato e il presente.
Luoghi, ma anche figure, situazioni e fatti che fanno parte di un patrimonio sconfinato della tradizione connessa alle molteplici sfaccettature del sacro. Territori colmi di storia che si possono leggere, ma anche visitare, ripercorrendo sentieri antichi, che non bisogna perdere poiché fanno parte della nostra identità.


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