Mario Cresci “Matrici”

Mario Cresci. Matrici. Mimesis Mario Cresci. Matrici. Mimesis

Mario Cresci
“Matrici”
L’incertezza del vero
A cura di Stefano Raimondi
Mimesis Edizioni

https://www.mimesisedizioni.it/

Mario Cresci sperimenta la coesistenza tra scrittura e immagine in questa preziosa opera che racchiude ottanta disegni – quali sono i suoi anni – tratti da fotografie realizzate dall’autore dagli anni Sessanta a oggi.
Se gli “scaraboti” prodotti da Canaletto nel XVIII secolo rappresentano per l’artista le “matrici” prospettiche funzionali ai suoi dipinti, nel libro di Cresci si assiste a un’inversione del processo, con il trasferimento delle immagini in segni-disegni suggeriti dalle stampe fotografiche. Da qui il fraseggio con la scrittura, anch’essa evocativa e non descrittiva, che affronta i principali snodi biografici e critici della sua attività.
L’inserimento del QR code, alla fine del libro, consentirà al lettore di “vedere” o “non vedere” le fotografie da cui sono stati ricavati i disegni.

Mario Cresci (Chiavari, 1942) è fotografo, visual designer e docente all’Università ISIA di Urbino. Ha indagato le potenzialità del linguaggio fotografico verificandole con le più aggiornate metodologie della ricerca artistica contemporanea. Teorizza e pratica fin dagli anni Sessanta la contaminazione tra le diverse discipline espressive: fotografia, disegno, installazione, performance, video. Dal 1974 alcune sue fotografie fanno parte della collezione del MoMA di New York. Dal 1991 al 1999 ha diretto l’Accademia G. Carrara di Belle Arti di Bergamo, città dove attualmente vive e lavora. Nel 2019 ha pubblicato Segni migranti. Storie di grafica e fotografia, un compendio della sua ricerca


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