Mario Balsamo
“La vita estranea”
Morellini Editore
https://www.morellinieditore.it/
«Un lavoro sincero, impudico, spiazzante. Un modo curioso, giocoso e insieme serissimo di meditare sulla morte.»
Paolo di Paolo
«L’escapologo è uno che fugge. Nessuno lo può imbrigliare senza che lui si liberi. Sul palco e nella vita.»
Leo, famoso emulo di Houdini, scopre di avere un tumore in fase terminale. Dopo un primo momento di disperazione, sospende i suoi numeri di escapologia e cerca di ridefinire la sua esistenza, completamente stravolta dalle circostanze. Per una serie di casualità, incontra sulla sua strada Irene, una terapeuta che usa l’ipnosi per fargli prendere consapevolezza e farlo dialogare con la sua morte. Con la donna, dotata anche di poteri sciamanici, Leo comincia un viaggio che lo catapulta dentro un hospice (una struttura per malati terminali). La cosa gli permette di riacquistare la serenità e di vedere la sua fine imminente come un’occasione di autenticità. Oltre alla voce di Leo in presa diretta, a raccontare la sua storia da un altro punto di vista c’è lo stesso Leo, defunto, che dall’Aldilà si prende la briga di svelare i segreti della vita dopo la morte. Naturalmente lo fa in maniera ironica, divertente e surreale.
Mario Balsamo è regista documentarista e insegna a diventarlo. Tra i suoi film, i più premiati e noti sono stati: Noi non siamo come James Bond, Mia madre fa l’attrice, Sognavo le nuvole colorate, Sotto il cielo di Baghdad, raccontati nel libro Il cielo rovesciato (di Sabina Curti e Fabrizio Croce, per i tipi di Bulzoni). Come scrittore e saggista ha firmato il romanzo storico Que viva marcos! (manifestolibri) e il manuale per la realizzazione di documentari L’officina del reale (Cdg).
IL POSTO DELLE PAROLE
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