vano Dionigi
“Il demone di ogni uomo”
Festival del Classico
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“Il demone di ogni uomo”
«Tu chi sei?»: la risposta in quattro precetti (più uno)
Festival del Classico
Giovedì 3 dicembre ore 18:30
con Ivano Dionigi, latinista autore di Segui il tuo demone (Laterza) e Pietro Del Soldà, filosofo
evento online su festivaldelclassico.it, Youtube e Facebook
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Obbedire al tempo (parere tempori), seguire il demone (deum sequi), conoscere se stessi (se noscere), non eccedere in nulla (nihil nimis): racchiusi in otto parole latine che sfidano la brevitas di Twitter, questi i quattro punti cardinali attorno a cui ruota tutta la saggezza classica legata a Sofocle e Socrate, Platone e Aristotele, Cicerone e Orazio, Seneca e Agostino e alla quale farà costante riferimento la riflessione letteraria e filosofica della nostra Europa.
Quattro precetti che mirano a rispondere alla domanda di Agostino: «Tu chi sei?».
La riflessione arriva a oggi e intercetta le domande delle giovani generazioni, chiamate a una missione supplementare e difficile: arrivati in un mondo vecchio fatto su misura per i loro padri, devono ora costruirne uno nuovo per loro stessi e per i loro figli.
Torna così attuale l’invito che Max Weber rivolse ai giovani nei giorni che seguirono le macerie della prima guerra mondiale. Alla domanda: «Professore, cosa dobbiamo fare?», il professore non seppe andare oltre questa risposta: «Ognuno segua il demone che tiene i fili della sua vita».
Ivano Dionigi
“Segui il tuo demone”
Laterza Editori
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«Demone a ciascuno è il suo modo di essere.»
Eraclito
Guardano il cielo stellato ma non si meravigliano, sono angosciati dall’esistenza ma non sono tragici, elaborano ricette ma non redigono nuove tavole della legge, parlano di tutto ma non di noi. I contemporanei non ci sono attuali. Sono i classici i competenti in umanità e i maestri di saggezza: con i loro precetti – obbedire al tempo, seguire il demone, conoscere se stessi, non eccedere, conoscere la natura – ci soccorrono nel rispondere alla domanda di Agostino: «Tu chi sei?». Sono i classici che, liberandoci dalla saturazione e dalle spire del presente, ci ricollegano alla memoria dei trapassati e ci interpellano sulla responsabilità verso i nascituri, rendendoci partecipi di quella grande comunità – res publica maior la chiamava Seneca – che ci precede e ci eccede. Il libro spinge questa riflessione fino ai nostri giorni. Intercetta le domande dei giovani, abitati da una divorante ansia di verità e chiamati a una missione supplementare e difficile: arrivati in un mondo fatto su misura per i loro padri, devono costruirne uno per loro stessi e per i loro figli. Torna così attuale l’invito che Max Weber, echeggiando la saggezza classica, rivolse ai giovani nei giorni segnati dalle macerie della prima guerra mondiale. Alla loro domanda: «Professore, cosa dobbiamo fare?», rispose semplicemente: «Ognuno segua il demone che tiene i fili della sua vita».
Ivano Dionigi, latinista, è presidente della Pontificia Accademia di Latinità e del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea e direttore del Centro Studi “La permanenza del classico” dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, di cui è stato rettore dal 2009 al 2015. Tra i suoi ultimi libri: Il presente non basta. La lezione del latino (Mondadori 2016); Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza (Solferino 2019); Parole che allungano la vita. Pensieri per il nostro tempo (Raffaello Cortina Editore 2020).
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