Isabella Guanzini
“Kum! Festival”
https://www.kumfestival.it/
Kum! Festival, Ancona
Venerdì 15 ottobre 2021, ore 18:30
Cantiere Generazioni
“Nascere di nuovo. Profezia e anarchia delle generazioni”
con Isabella Guanzini
La Bibbia è il testo delle generazioni. Mette in scena la fede nella possibilità di generare il nuovo. Racconta di padri e figlie, madri e figli, di benedizioni e maledizioni che si susseguono secondo un ritmo imprevedibile e persino anarchico. Come una continua rottura delle acque. Promessa di nuova vita al di là di ogni trauma.
Isabella Guanzini è professoressa ordinaria di Teologia fondamentale presso l’Università Cattolica di Linz (KU Linz). Ha conseguito il Dottorato in Teologia presso l’Università di Vienna e il dottorato in Studi Umanistici presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La sua ricerca si concentra sul problema della traduzione di categorie biblico-teologiche nel contesto plurale contemporaneo, sul rapporto tra teologia ed estetica e fra cristianesimo e psicoanalisi. Tra le sue pubblicazioni: Potenza della gioia (2021), Neognosticismo (2019, con K. Appel), Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile (2017).
Isabella Guanzini
“Filosofia della gioia”
Ponte alle Grazie
https://www.ponteallegrazie.it/
La gioia è mistero, incanto, oscillazione. È l’azzardo che ci porta ad abbracciare l’incertezza, rischiando ciò che non abbiamo. È il contrario del cinismo e della paura. L’antidoto alla stanchezza. La rivolta al potere. In tempi di crisi, dove tutto sembra farsi di pietra, perseguire la gioia non è affatto un’impresa da smidollati: ci vuole coraggio per rinunciare a far tornare i conti e accogliere invece l’enigma che ci oltrepassa. Nulla è in nostro potere, se non l’ascolto del desiderio che sgorga dal profondo, la vocazione che ci chiama a essere noi stessi germinando e dialogando con l’Altro, educando i nostri figli al dono, scommettendo sul bene comune, di cui è fatto il futuro. In queste pagine, Isabella Guanzini ci guida alla ricerca del senso chela sfrenata accelerazione e poi l’improvviso arresto del mondo hanno strappato, appannato, spento. E ci racconta che, per rinascere, per restituire ritmo ai corpi e ai cuori, non ci è richiesta alcuna forza sovrumana e nemmeno una particolare propensione. Perché, come dice Lacan, «in ciascuno di noi è tracciatala via per un eroe, ed è da uomo comune che la si percorre»
IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
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