Irene Soave “Camilla, la Cederna”

"Camilla, la Cederna e le altre" "Camilla, la Cederna e le altre"

Irene Soave
“Camilla, la Cederna e le altre”
Bompiani Editore

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La delusa, la snob, l’eterna bambina, l’ex bellissima. Ma anche Maria Callas, Anna Magnani, Ava Gardner. La fioraia della Scala e la regina Elisabetta; le pareti nere dell’inventata (ma quasi vera) contessa di Belminy e la vestaglietta rosa di Licia Pinelli la notte in cui rimase vedova. Le donne di Camilla Cederna sono tante che bastano da sole a raccontare un’epoca. E in questa raccolta di articoli pubblicati tra il 1939 e il 1991 emerge anche il ritratto di una cronista al lavoro, che svela trucchi del mestiere ancora attuali: quasi un manuale di scrittura di costume. Sono gli anni in cui nelle redazioni ci sono solo bagni maschili; e in cui i colleghi scrivono di lei che è una “merlettaia”, una “zitella”, e che difende gli anarchici perché “perlomeno odorano d’uomo”. Ma sono anche gli anni in cui solo le giornaliste – come la Cederna così la Fallaci, la Mulassano, la Aspesi, tutte con l’articolo davanti al cognome come una tassa o la cifra di una carboneria – si accorgono della rivoluzione più radicale tra quelle in atto: quella, appunto, delle donne. E nel racconto degli amori, delle frustrazioni, dei vezzi e delle nevrosi delle signore che diventano “moderne” si vedono i germogli dei nostri vezzi, delle nostre frustrazioni, delle nostre nevrosi. E naturalmente dei nostri amori.

Camilla Cederna (Milano, 1911-1997), giornalista e scrittrice, ha frequentato in mezzo secolo di giornalismo tutti i generi, dalla moda alla cronaca mondana, dalla giudiziaria all’inchiesta politica. Tra i fondatori dell’Europeo, nel 1958 passò all’Espresso, dove tenne fino al 1976 la celebre rubrica di costume intitolata “Il lato debole”. Tra i molti suoi libri ricordiamo Noi siamo le signore (1958), Le pervestite (1968), Maria Callas (1968), Pinelli. Una finestra sulla strage (1971), Giovanni Leone. La carriera di un presidente (1978), Il mondo di Camilla (1980).

Irene Soave vive e lavora a Milano. È giornalista al Corriere della Sera, dove si occupa di esteri e attualità. Colleziona libri di galateo e riviste femminili, a cui ha dedicato, nel lontano 2005, anche una tesi di laurea. Per Bompiani ha pubblicato Galateo per ragazze da marito (2019).


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