Giulio Graglia “Pavese Festival” Cuore di Gipo

Pavese Festival Pavese Festival

Giulio Graglia
“Pavese Festival”

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“Tu sei come una terra / che nessuno ha mai detto.”

Cuore di Gipo | Sabato 10 settembre 2022, ore 18.00, Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo
Uno spettacolo di Giulio Graglia in omaggio a Gipo Farassino. Sul palco, Riccardo Forte interpreta un testo inedito dello scrittore e giornalista Bruno Quaranta, depositario per volontà dello chansonnier, dei suoi ricordi e dei suoi ultimi mesi di vita. Lo spettacolo, prodotto da Linguadoc, alterna recitazione, filmati e canzoni live esattamente come se ci fosse Gipo in scena. Lo spettacolo rientra tra gli appuntamenti della XVI edizione del Festival Nazionale Luigi Pirandello e del ‘900.

Giuseppe, detto Gipo Farassino è stato un cantautore, attore e politico italiano.
Spesso sottovalutato o relegato alla canzone dialettale, Farassino è senza dubbio una delle figure più rilevanti della canzone d’autore italiana (oltre che un caposcuola della canzone torinese): interprete e autore di canzoni cantate in lingua piemontese, ha anche scritto molte canzoni in lingua italiana, spesso venate di ironica e struggente malinconia e con musiche a volte legate alla tradizione francese, degne di figurare tra le migliori canzoni d’autore italiane (ricordiamo Avere un amico, Remo la barca o Ballata per un eroe).
Nel repertorio in piemontese si è spesso avvicinato al cabaret e all’umorismo: nei suoi anni migliori, con le sue canzoni, ha cantato le miserie e le nobiltà della gente comune, le tribolazioni dei “travet” torinesi e gli amori beffardi o infelici da consumarsi nell atmosfera parigina e profondamente francese del capoluogo piemontese.
Spesso Gipo ha inoltre portato alla ribalta composizioni di grandi poeti piemontesi come Nino Costa e Angelo Brofferio e la sua carriera vanta anche una prolifica attività come attore di prosa teatrale, sempre in lingua piemontese, iniziata nel 1970 con la compagnia fondata insieme a Massimo Scaglione.
I suoi brani sono la voce dell’anima più profonda di Torino, quella delle periferie, che oggi vengono chiamate “Banlieu”, ma che a Torino, sono sempre state le “barriere”: e da una periferia, è venuto Gipo, precisamente dalla barriera di Milano, quartiere operaio torinese, fatto di case di ringhiera e di una povertà profonda, ma sempre piena di orgoglio e dignità; è nato e vissuto infatti in via Cuneo 6, nelle vicinanzi di Porta Pila (indirizzo ricordato anche in una sua celebre canzone recitata: <>).


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