GIORGIO FALETTI

Conversazione di Livio Partiti con Giorgio Faletti "Passepartout Festival"

 

 

 

La rassegna Passepartout giunge nel 2013 alla decima edizione, la quinta
ad avvalersi della direzione scientifica di Alberto Sinigaglia, e avrà
luogo dal 9 al 16 giugno al Palazzo del Collegio. L’anno oggetto di
riflessione sarà il 1963 e il titolo della rassegna sarà I have a dream.


Il 28 agosto 1963 al termine di una marcia di protesta per i diritti
civili Martin Luther King pronunciò davanti al Lincoln Memorial di
Washington un discorso che sarebbe passato alla storia per una frase,
che il leader dei diritti civili degli afroamericani ripeté più volte in
un’escalation di fervore oratorio: I have a dream. Io ho un sogno.


Il festival del pensiero organizzato dalla Biblioteca Astense assume
quella frase e il riferimento al 1963 come il punto di partenza per una
riflessione su come affrontare la crisi che stiamo vivendo: crisi
economica ma anche crisi di valori, crisi sociale resa più complessa
dalla difficoltà di guardare a modelli di riferimento forti.
Passepartout fa quindi propria la proposta della Fondazione CrAsti che
nella mostra “La Rinascita” suggerisce di guardare al periodo che va dal
dopoguerra fino agli anni ’60: ora come allora, l’Italia si trova a
fare i conti con una situazione di recessione da cui sembra non essere
in grado di uscire.


Ma è proprio nei momenti di crisi che davanti all'uomo si aprono
possibilità immense di rinascita e di trasformazione del mondo. Il mondo
si ferma solo se l’uomo perde la capacità di sognare, intesa come
capacità di immaginare soluzioni e mondi diversi.


E’ certo: nessuno uomo è capace di cambiare la storia da solo, non vi
sono eroi solitari che stravolgono la storia. Ma è altrettanto certo ci
sono persone capaci di indicare una direzione, di proporre una visione
in grado di rimettere in movimento le forze buone della società. Queste
visioni possono riaccendere nell'uomo la speranza che è intimamente
legata alla forza di sognare.


Otto giorni di festival e quindici incontri legati al tema del sogno,
declinato nei modi più diversi, con Sognatori di eccellenza ai quali
chiederemo di spiegarci le loro visioni e le loro utopie, rendendoci
parte di esse. Perché solo coloro che sono capaci di sognare cambiano
il mondo.


L’edizione di Passepartout di quest’anno invita l’uomo a ragionare
di sogni. Non di fantasticherie, che evocano immagini di schiene
appoggiate a tronchi d’albero e fili d’erba fra i denti e sguardi a
inseguire le nuvole. Non d’illusioni che portano subito alla memoria il
vento e ogni suo mulino. Ma di sogni che germogliano dalla realtà e che
qualcuno ha la forza e la volontà di trasformare prima in idee e poi nei
loro frutti.


Perché se è vero che il passato si ricorda e il presente si vive, è altrettanto vero che il futuro si sogna e si costruisce.


Giorgio Faletti


Presidente della Biblioteca Astense

 

 

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