Giacomo Cardinali “Il giovane Mozart in Vaticano”

Giacomo Cardinali. Il giovane Mozart in Vaticano. Sellerio Editore Palermo Giacomo Cardinali. Il giovane Mozart in Vaticano. Sellerio Editore Palermo

Giacomo Cardinali
“Il giovane Mozart in Vaticano”
L’affaire del Miserere di Allegri
Sellerio editore Palermo

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La straordinaria avventura del giovane Mozart a Roma e il celebre affaire della sua trascrizione a memoria del Miserere di Gregorio Allegri. Una ricostruzione storica autorevole che si legge come un romanzo, leggero, vivace e anche impertinente, come non sarebbe dispiaciuto al suo protagonista.

L’11 e il 13 aprile 1770 sotto la volta della Cappella Sistina si ritrovarono, tra le decine di presenti avvolti nel suggestivo buio della liturgia pasquale, due uomini: un ragazzino già prodigio-so e destinato a fama immortale, e uno di cui la Storia non avrebbe ritenuto nemmeno il nome, se non ne fosse stata ora scoperta una traccia in un manoscritto della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il prodigio era Wolfgang Amadeus Mozart, lo scampato all’oblio Carlo Cristofari da Novara. I due si sarebbero incontrati nuovamente qualche sera più tardi in occasione di un ricevimento romano, quando nello stupore generale avrebbero discorso per qualche tempo, loro due soli, in tono di immediata complicità, per poi non rivedersi mai più; ma il danno era ormai fatto.

La nuova fonte manoscritta, incrociata con la cronaca e i documenti del tempo, e con l’epistolario mozartiano, permette una ricostruzione più dettagliata e vivida del celebre affaire della trascrizione a memoria, effettuata da Mozart, del Miserere di Gregorio Allegri, di cui era proibita ogni divulga-zione e che veniva eseguito due volte l’anno ed esclusivamente dai Cantori della Cappella Sistina, di cui Cristofari da appena un mese era entrato a far parte. Attorno a questo episodio ruotano i personaggi più diversi: dal nuovo pontefice agli osti di Roma, dal castrato Farinelli a ministri e ambasciatori, da spie e sbirri a vecchie glorie del teatro lirico europeo, a cardinali e biscazzieri. E poi le estenuanti controversie sindacali dei cantori sistini, storie di raccomandazioni e di impresentabili, preghiere e suppliche per il bel tempo e per la pioggia, stipendi e regalie, esecuzioni musicali e multe, e un ricchissimo corredo di editti e di divieti a impedire tanto i giochi invernali quanto i refrigeri estivi. Fino all’ignobile gogna che sabato 31 marzo 1770 ha attraversato la città tra insulti e lanci di verdura marcia in una Roma ostinatamente refrattaria a ogni Illuminismo.

Giacomo Cardinali (Mondavio, 1977), filologo e paleografo, si occupa per lavoro di manoscritti e di libri a stampa tra XVI e XVIII secolo, di storia del collezionismo e di letteratura neolatina.


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