Gabriella Caramore “L’età della meraviglia” Festival della Mente

Festival della Mente Festival della Mente

Gabriella Caramore
“L’età della meraviglia”
Festival della Mente, Sarzana

https://festivaldellamente.it

Gabriella Caramore, Antonella Viola, Rosa Polacco
“L’età della meraviglia”
Domenica 3 Settembre 2023, ore 10:00
https://www.vivaticket.com/it/ticket/21-gabriella-caramore-antonella-viola-rosa-polacco/212207
I dati demografici lo mostrano chiaramente: viviamo più a lungo, più in salute, e in un Paese con un tasso di natalità molto basso, gli anziani sono sempre più numerosi. Ma com’è cambiata nel tempo la percezione dell’invecchiamento e in base a cosa si sposta sempre più in avanti la soglia dell’ingresso nella cosiddetta terza età? Quali sono le ragioni biologiche, evolutive, storiche e culturali di questo cambiamento? E come impostare le abitudini – fisiche, emotive, relazionali – in modo da accogliere nel modo migliore le inevitabili e misteriose trasformazioni che il tempo incide su di noi? Con la filosofa Gabriella Caramore e l’immunologa Antonella Viola, un dialogo per scoprire quanta meraviglia può esserci in ogni età. 

Gabriella Caramore è saggista e autrice radiofonica. Ha collaborato dal 1982 con Rai Radio 3 ed è autrice di numerose trasmissioni radiofoniche, tra cui Uomini e profeti (1993-2018). Dal 2002 al 2005 ha insegnato Religioni e comunicazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma. Collabora a diverse testate. Tra i suoi libri più recenti: La vita non è il male (Salani, 2016), La parola “Dio” (Einaudi, 2019) e in uscita a settembre L’età grande. Riflessioni sulla vecchiaia (Garzanti).

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Gabriella Caramore
“L’età grande”
Garzanti Libri

https://garzanti.it
In questo libro ho provato a dire molte delle inquietudini dell’età che sto vivendo, in una forte tensione tra sincerità e pudore. Cercando di non aggirare le difficoltà che si incontrano in questa fase della vita, e nemmeno di sfuggire a quell’impensabile “muro opaco” che sta al termine di ogni umana esistenza. Non è stato semplice. E sono consapevole che questi miei pensieri, pieni di dubbi e di incertezze, di svolte e di ripensamenti, di malinconie e di slanci non sono che appunti provvisori sul tema della vita che finisce. L’antropologo Marc Augé ha scritto che “la vecchiaia non esiste”. In un certo senso è vero: essendo una dimensione del tempo, ciascuno ne ha una percezione personale e fuggevole. Ma pone di fronte a sensazioni molto tangibili di debolezza, di fragilità, di insicurezza che ciascuno sperimenta in maniera diversa. Nello stesso tempo può aprire anche a nuove considerazioni su come sia possibile ridare significato alle singole vite che, proprio quando arrivano al loro termine, a volte sembrano non averne alcuno. In questo senso, la vecchiaia “esiste”. E va pensata, oltre che vissuta.

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