Franco Michieli “Per ritrovarti devi prima perderti”

Franco Michieli. Per ritrovarti devi prima perderti. Ediciclo Editore Franco Michieli. Per ritrovarti devi prima perderti. Ediciclo Editore

Franco Michieli
“Per ritrovarti devi prima perderti”
Guida tecnico-filosofica all’orientamento naturale
Ediciclo Editore

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La natura rivela potenzialità dimenticate della vita a chi vi si immerge con profondo coinvolgimento e fiducia. È questo il prezioso insegnamento che Franco Michieli ha ricevuto durante decenni di esplorazioni in numerosi ambienti – sia selvatici che antropizzati – della Terra. In questo libro ci offre le basi tecniche e filosofiche per far rinascere in noi uno sguardo esplorativo grazie all’orientamento naturale. Vuol dire interpretare l’ambiente attraverso i sensi e le doti cognitive che possiede ciascun essere vivente, accettando che gli eventi naturali facciano la loro parte nel darci risposte e indicarci vie possibili. Senza bisogno di protesi tecnologiche. Il Sole, le stelle, i monti, i fiumi, le coste, i venti, la vegetazione, i suoni e molto altro fungono da bussole e da mappe, anche nella foresta o nella nebbia, se si impara a leggerli. In ogni ricerca è possibile perdersi. Ma la perdita è temporanea quando si sa attendere con partecipazione un’apertura. Allora non solo ci si ritrova: si vive qualcosa di nuovo, potente e inaspettato che mai la strada sicura avrebbe rivelato.
In copertina illustrazioni di Fabio Consoli

Franco Michieli
Geografo, esploratore e scrittore, vive a Bienno, nelle Alpi bresciane. È garante internazionale di Mountain Wilderness, divide la sua attività tra l’avventura su territorio e la scrittura, le conferenze, i corsi di formazione su temi inerenti la montagna e il rapporto con la natura. È tra i più esperti nel campo dei lunghi percorsi a piedi vissuti in autonomia: dopo numerose traversate alpinistiche integrali di catene montuose e terre selvagge compiute da giovanissimo, come le Alpi (81 giorni), i Pirenei (39 giorni), la Norvegia (150 giorni), l’Islanda (33 giorni), continua la ricerca dei significati dell’esplorazione, specie nelle terre artiche e sulle Ande – ha attraversato numerose cordilleras collaborando alla formazione di guide locali – ma anche sulle montagne di casa. Dal 1998 ha iniziato a percorrere vasti territori senza mappe e senza strumenti artificiali per l’orientamento, come gli uomini antichi e gli animali migratori; tiene corsi e seminari sul significato del perdersi nella natura. Ha raccontato le sue esperienze in centinaia di articoli, conferenze, trasmissioni televisive e nel film La via invisibile; ha pubblicato il manuale Scrivere la natura, insieme a Davide Sapienza (Zanichelli, 2012), e il libro Huascarán 1993. Verso l’alto. Verso l’altro (Pubblicazione Cai Cedegolo, 2013), vincitore nel 2014 della XXXII edizione del Premio letterario Gambrinus “Giuseppe Mazzotti” e Veneto Banca “La voce dei lettori”; nella collana “Piccola Filosofia di Viaggio” per Ediciclo ha pubblicato L’estasi della corsa selvaggia (2017) e La vocazione di perdersi (nuova edizione 2021); la sua ultima opera è L’abbraccio selvatico delle Alpi (Ponte alle Grazie – CAI, 2020)

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